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1) Dizion. 5° Ed. .
ELATO.
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Dizion. 5 ° Ed.
ELATO.
Definiz: Add. Elevato, Alto, Che ha nobili sensi; detto di animo o cuore: ma è voce oggi di raro uso.
Dal lat. elatus. ‒
Esempio: Cic. Tusc. 37: Quanto mi diletta Teramene! Di quanto elato animo è egli?
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 54: Mettono l'animo in cotali pensieruzzi casalinghi e femminili, e non hanno il cuore maschio, nè elato.
Definiz: § Più spesso si usò in senso di Altero, Superbo, Orgoglioso; detto così di persona, come d'animo, virtù, e simili. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 265: Più piacciono a Dio i peccatori umiliati, che i giusti superbi e elati.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 181: Li ricchi comunemente sono elati e enfiati di superbia.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 224: Più piace a Dio la infermità umile, che la virtù elata.
Esempio: Instit. SS. PP. 241: Per la ditta vana letizia lo suo parlare è importuno e soperchio, la risa stolta e vana, e 'l cuore sfrenato ed elato.
Esempio: S. Ag. Solil. 62: Questi, Signore, è lo ladrone antico, lo quale fece consiglio di furarti la gloria tua, quando enfiato ed elato crepoe e cadde nella fossa dell'abisso.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 38: Per la qual cosa è meno da meravigliarsi, se contro a queste elate l'ira di Dio è più provocata (qui in forza di Sost.).
Esempio: Belc. F. Pros. 3, 25: O superbo uomo, di che ti glorii? Perchè se' così elato? perchè così arrogante?