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Dizion. 5° Ed. .
OBIEZIONE e OBBIEZIONE.
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OBIEZIONE e OBBIEZIONE. Definiz: | Sost. femm. Opposizione fatta argomentando. ‒ |
Esempio: | Bocc. Com. Dant. M. 1, 128: Ma da rispondere è alle obbiezioni di questi valenti uomini fatte contro a' poeti. | Esempio: | E Bocc. Laber. 222: Ti voglio trarre d'un pensiero, il quale forse avuto hai, o avere potresti, nell'animo, solvendoti una obiezione che far potresti. | Esempio: | Med. L. Op. 4, 15: Resta adunque solamente rispondere alla obbiezione che potesse esser fatta, avendo scritto in lingua volgare, secondo il giudizio di qualcuno, non capace o degna di alcuna eccellente materia e subbietto. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 42, 21: Alla quale obiezion così rispondo. | Esempio: | Giacomin. Nobilt. lett. 61: Questa obiezione ha qualche apparenza di provare, ma.... vedremo che niente prova contra di noi. | Esempio: | Galil. Op. VIII, 531: Passiamo all'altra seguente obiezzione: Amplius, in eclipsi lunari nullam prorsus etc. | Esempio: | Torric. Lez. 46: Qui potrebbe farsi un'obbiezione, ma per esser alquanto fuori dal mio intento principale solamente l'accennerò. | Esempio: | Rosmin. Orig. Id. 3, 72: Quindi avvenne che gli scettici sembrassero opporre alla verità un gran numero d'obbiezioni. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 8: Quando siamo stati al punto di raccapezzar tutte le dette obiezioni e risposte, per disporle con qualche ordine, misericordia! Venivano a fare un libro. | Esempio: | Tomm. Diz. estet. 198: Con avveduta schiettezza premette l'autore le obbiezioni fatte o da potersi fare al principio rosminiano; e le scioglie. |
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