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1) Dizion. 5° Ed. .
MALO
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pag.736


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MALO.
Definiz: Add. Cattivo, Di pervertita natura, Disonesto, Tristo, Malvagio, e simili, detto di persona; ma è voce più che altro propria di nobile scrittura, e, in tal relazione, oggi non comune. Premettesi ordinariamente al suo sostantivo. Nel plur. masc. si contrae, per lo più poeticam., in Mai e Ma'.
Dal lat. malus. –
Esempio: Libr. Sent. 26: Sollazzo è di mali uomini di ingannare gli buoni.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 128: Elesse il popol uno Il più degno d'onore Che fusse protettore Degli uomin buoni e punitor de' mali.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 139: Quale esso fu lo mal cristiano Che mi furò la grasta ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 117: Buona femina e mala femina vuol bastone.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 89: Rimandate costoro alle loro famiglie, e pensate di sapere chi è questo mal uomo che ha beffato e loro e voi; e se mai potete, gli date o fate dare di quello che merita.
Esempio: Uzzan. N. Vers. 297: Però che la lor gente è tanto mala E tanto ingrata e tanto sconoscente, Che ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 89: Pella suo' persona non gli manca, se non ch'ha mala suocera.
Esempio: Car. Trad. gr. 20: Bisogna a chi si dà questo carico, non solamente non esser mal uomo.... ma ec.
Esempio: E Car. Trad. gr. 22: Dato che si trovi qualcuno, il quale non sia mal uomo, ed anco che sia giunto al sommo della virtù, non veggio ec.
Esempio: Cellin. Vit. 488: Il duca mi stette a udire.... sempre con grande attenzione; solo disse: oh male persone!
Esempio: Salvin. Odiss. 198: Mi fer danno i mali Compagni, ed oltre a questi il tristo sonno.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Purg. 8: Fra l'erba e i fior venia la mala striscia, Volgendo ad or ad or la testa, e 'l dosso Leccando, ec.
Esempio: E Dant. Conv. 224: E più laudabile un mal cavallo reggere, che un altro non reo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 117: Buon cavallo e mal cavallo vuole sprone.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 289: La fame e la nudità sono pur troppo male consigliere ad ogni opera più brutta.
Definiz: § III. E nel medesimo senso, dicesi comunemente dell'animo, o della mente, e delle loro facoltà, atti, moti, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 23: Se l'ira sovra il mal voler s'aggueffa, Ei ne verranno dietro più crudeli Che ec.
Esempio: E Dant. Inf. 33: Che per l'effetto de' suo' ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri.
Esempio: E Dant. Purg. 5: Giunse quel mal voler che pur mal chiede, Con l'intelletto, e mosse il fumo e il vento Per la virtù che ec.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Poi fummo dentro al soglio della porta Che il malo amor dell'anime disusa, Perchè fa parer dritta la via torta, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 198: Fellone e pieno di mal talento, con una lancia sopra mano gli uscì addosso gridando: ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 1: Quantunque il simular sia le più volte Ripreso, e dia di mala mente indici, Si trova pur ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 21, 71: Ella che di Zerbin sa l'odio a pieno, Nè in mala voluntà vuol esser vinta, Un'oncia a lui non ne riporta meno.
Definiz: § IV. E dicesi pure, nel medesimo senso, di azioni, operazioni, fatti, portamenti e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 28: Sappi ch'io son Bertram dal Bornio, quelli Che al re Giovane diedi i mal conforti.
Esempio: E Dant. Purg. 16: La mala condotta E la cagion che il mondo ha fatto reo.
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 100: Questa meditazione.... si può dividere in quattro specie.... La seconda si è pensare li nostri peccati e mali meriti.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 96: Luigi, Luigiaccio, elle son male Cose, e da capitarci sotto male, E non si fa così.
Definiz: § V. E per Sfavorevole, Contrario, Avverso, Ostile, e simili, detto di disposizione dell'animo, di stato o condizione, di effetto, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 8: Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua regïon fa mala prova.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 80: Stava Lurcanio di mal cor disposto Contra Ginevra.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 92: Che rifulga chiara più che lampa Sua virtù, questa volta gli bisogna; Ch'un'oncia, un dito sol d'error che faccia, Per la mala impression parrà sei braccia.
Esempio: E Ar. Comm. 2, 493: Cerco ascondermi Più nella cappa che mi sia possibile; Perchè.... e' m'ha mal animo.
Definiz: § VI. E per Non retto, Non sincero, Sleale, e simili. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. R. 75: Sono tenuti di ristituire ai figliuoli del primo matrimonio e' frutti con mala fede consumati.
Esempio: Cellin. Vit. 490: Per via della loro mala fede io non mi potevo aiutare.
Definiz: § VII. E per Sconveniente, Biasimevole, Riprovevole, Sconcio, e simili. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 129: Nino re della detta città, vedendo morto Belo suo padre, sì li fece fare una statua, e fecela avere in tanta riverenza, che perdonava a qualunque malfattore confugisse a lei; sicchè poi per successo di tempo, crescendo questa mal'usanza, gli uomini la incominciarono ad adorare per Dio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 8: Risponde Che egli è desir di bassa e mala sorte, Ed a cavalleria non corrisponde, Che cerchi dare ad una donna morte.
Definiz: § VIII. E per Increscioso, Spiacevole, Pieno di angustia o travaglio, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 124: Quel tristo del Trappola mi dette Oggi la mala ventura.
Esempio: Tass. Lett. 4, 62: Mala cosa è la lite; peggior s'ella si fa co' parenti; pessima se bisogna farla col fisco.
Definiz: § IX. E Per Pericoloso, Svantaggioso, Dannoso, e simili. –
Esempio: Bonc. Disc. pol. 30: Potette sempre da' mai partiti scerre il manco cattivo.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 1, 33: E già gli altri fuggian rotti e sbandati, Del mal consiglio lor, ma tardi, accorti.
Definiz: § X. E per Infelice, Triste, Sciagurato, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 33: Feci il mal sonno Che del futuro mi squarciò il velame.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Io son frate Alberigo, Io son quel dalle frutte del mal orto.
Esempio: S. Bern. Piant. Verg. 22: Se 'l volete mettere nella sepoltura, me misera seppellite con lui; imperciocchè mala vita averei a rimanere dopo lui.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 184: Fu cacciato di signoria, condannato e messo in bando, e alla fine morto di mala morte.
Esempio: Pitt. B. Cron. 95: Francesco era morto;... e qui ne faciemo l'esequio a dì 9 d'ottobre del detto mal anno. E perch'io dica malo anno, egli è già presso a IIII degli anni, che noi abiamo auto grandi aversità.
Esempio: Ar. Orl. fur. 23, 7: Almen ci avessi io posta alcuna mira, Poi ch'avea pur la mala impresa assunta, Di saper ritornar donde io veniva.
Esempio: Varch. Stor. 1, 273: Tutti coloro, i quali per cagioni di guerra saranno in continuo timore e ansietà stati, avuto che aranno mal tempo in questo mondo di qua, l'aranno nell'altro.... molto peggiore.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 17: Le sorti della vita umana anch'elle.... a Domino temperantur; e qualunque buono o mal punto dicano al Savio, vi riconoscerà dentro la mano del Signore.
Esempio: Lambr. Elog. 69: Trafitto e sfiduciato egli rassegna al Re il non più caro ufficio, e va, privato cittadino, a pianger lontano la mala sorte d'Italia.
Definiz: § XI. E per Insufficiente, Scarso, Debole, Troppo poco, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 10: Noi veggiam, come quei ch'ha mala luce, Le cose, disse, che ne son lontano.
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 20: Così mala parte farà Iddio a noi de' beni del cielo, come noi facciamo alli nostri prossimi de' beni della terra.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 239: Entrarono finalmente nel Borgo, giovando loro non solamente la debolezza grandissima dei ripari, ma eziandio la mala resistenza che fu fatta dalla gente.
Definiz: § XII. Detto di mal viso, volto, piglio, mala cera, e simili, vale Brusco, Turbato, Iroso, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 22: Onde il decurio loro Si volse intorno intorno con mal piglio.
Esempio: Barber. Docum. Am. 53: E poi forte si duole, S'io contra quel che li piace consiglio; E facciendo un mal piglio Dirà ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 177: E fattoselo chiamare, gravissimamente e con mal viso il riprese, ec.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 188: Reca qua i lumi; abbiam noi paura di mali visi? chi ha paura si fugga.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 196: Il Duca preso licenza dalli Padri, de' quali niuno v'ebbe, che non a forza e con mal volto li rivedesse, ec.
Esempio: Dav. Tac. 1, 224: Atrocità non udita: avergli tenuto tanti anni raccoglitori de' ma' visi, sospiri, borbottii.
Definiz: § XIII. Detto di mala parola, voce, fama, e simili, vale Offensivo, Ingiurioso, Oltraggioso, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Quest'è colei, ch'è tanto posta in croce Pur da color che le dovrian dar lode, Dandole biasmo a torto e mala voce.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 35: L'ira multiplicò sì, che li spinse Da le male parole ai peggior fatti.
Esempio: Cellin. Vit. 180: Dicono che allora in questo svenire, che io mi scagliavo, e che io dissi di male parole a messer Giovanni Gaddi.
Definiz: § XIV. Detto di cose materiali, vale Di cattiva qualità, Corrotto, Guasto, Viziato, e simili. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 233: Le foglie, i rami e le cortecce (del melo), perocchè sono lazze e acetose, confortano lo stomaco, e saldano le ferite; e i mali umori, che ad esse concorrono, rimuovono.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 94: Come si crea in un corpo indigesto Collora, e flemma e altri mali umori, Per mangiar, per dormir, per istar desto; ec.
Esempio: Vin. Franz. 3: Tutte queste cose possono, ciascheduna per sè e tutte insieme, dare mala qualità e sapore al vino.
Definiz: § XV. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Tratt. Virt. mor. 3: L'uomo.... si è incominciatore di tenebre e seminatore di mala sementa.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 112: Io credo che questa fosse permissione di Dio, volendo che ciò avvenisse perchè li cattivi fossono puniti, e che quella mala erba fosse diradicata per forma, che quella città ne rimanesse in migliore stato.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 67: Già i mali semi incominciavano a sorgere, stantechè, sebbene fosse stato continuo il vigilare del governo,... non s'erano potute evitare le compagnie segrete, ed anche alcuni, quantunque leggieri, moti nel popolo.
Definiz: § XVI. Detto di via, sentiero, e simili, vale Che fa deviare dalla meta o scopo, Errato; e altresì Disagioso, Disastroso, Pericoloso, e simili: anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Quando Icaro misero le reni Sentì spennar per la scaldata cera, Gridando il padre a lui: Mala via tieni.
Esempio: E Dant. Purg. 8: Perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta e il mal cammin dispregia.
Esempio: E Dant. Purg. 12: Or superbite, e via col viso altiero, Figliuoli d'Eva, e non chinate il volto, Sì che veggiate il vostro mal sentiero.
Esempio: E Dant. Conv. 266: Proposi di gridare alla gente che per mal cammino andavano, acciocchè per diritto calle si dirizzassero.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 138, 4: Mossono le insegne al giorno ordinato i Fiorentini, per andare in terra di nimici: e passarono per Casentino per male vie; ove, se avessono trovati i nimici, arebbono ricevuto assai danno.
Definiz: § XVII. Detto di mal tempo, stagione, e simili, vale Cattivo, Contrario, Avverso, per pioggia, vento, e simili. –
Esempio: Leggend. B. Umil. 25: Non si curava nè per ma' tempi, nè asprezza di verno,... ch'ella con ogni sollecitudine.... non vicitasse i luoghi santi.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 94: Spaventato da un romore o d'acqua o di vento, come interviene quando viene mal tempo, s'avvisò quello poter esser l'esercito de' nimici, e portar la novella a' Signori da Firenze, per venire in grazia.
Esempio: Monet. Poes. 257: Il cacciator di belve Cerca il mal tempo ancor dentro alle selve.
Definiz: § XVIII. Detto di mal trattamento, governo, mala signoria, e simili, vale Duro, Aspro, Crudele, Tirannico. –
Esempio: Dant. Inf. 27: E il Mastin vecchio, e il nuovo da Verrucchio, Che fecer di Montagna il mal governo, Là, dove soglion, fan de' denti succhio.
Esempio: E Dant. Parad. 8: Se mala signoria, che sempre accuora Li popoli suggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar: Mora, mora.
Esempio: Buomm. Cical. 43: Vero è ch'e' se ne trovan alcuni di natura tanto piacevole e sociabili, che per qualunque mal trattamento, difficilmente s'inducono ad esser fieri.
Definiz: § XIX. Detto di mala notizia, mal annunzio, mala novella, e simili, vale Cattivo, Infausto, Sinistro, e simili. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 37: E a' dì 29 del passato si disse che n'era morti undici di segno: ch'è mala novella per noi, che non abbiàno il modo a fuggire.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 59: O Lando, io v'ho Da dar mala novella. L. Che ci ha? I. Il vostro Figliuolo è stato.... Ferito a morte d'una pugnalata Nel petto.
Esempio: Lambr. Elog. 217: L'atroce sospetto.... penetrò come coltello nel cuore del marito, che lesse negli occhi dei medici, e intese dalle dubbie parole, il malo pronostico.
Definiz: § XX. In forza di Sost. Uomo malvagio. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 20: Adunque, per gastigare i mali, tu prima diventi pessimo.
Definiz: § XXI. Angelo malo, Spirito malo, valgono Demonio o Dannato. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Così quel fiato gli spiriti mali Di qua, di là, di giù, di su, gli mena.
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 235: Per li mali angeli furono insegnati, ec.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 4, 229: Le imprese violente, e che ad ogni passo trovano incontri, consigliava che si lasciassero, come nate dal malo spirito.
Definiz: § XXII. Mala contentezza. –
V. Contentezza, § II.
Definiz: § XXIII. Mala cosa. –
V. Cosa, § XCIV.
Definiz: § XXIV. Mala cosa, usato assolutam., si disse per Diavolo, e anche per Opera diabolica, Diavoleria. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 201: Perocchè io credo, che tra queste camere sia qualche mala cosa.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 188: Io non so di fuoco alcuna cosa, nè chi suona queste campane; costui v'è ito (e dice del cherico) a sapere chi le suona; par che dica che gli pare la mala cosa. Come la mala cosa? rispondon molti; reca qua i lumi; ec.
Definiz: § XXV. Mal grado. –
V. Grado, §§ VI, XI, XIV, XV, XVI, XVII e XXXIV.
Definiz: § XXVI. Mal luogo. –
V. Luogo, § LXXVII.
Definiz: § XXVII. Mala paga. –
V. Paga.
Definiz: § XXVIII. A mala pena. –
V. Pena.
Definiz: § XXIX. A mal partito. –
V. Partito.
Definiz: § XXX. Andare per la mala via, ed ellitticamente Andare per la mala, vale figuratam. Andare in rovina, in perdizione, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Associano il bestiame con guadagno usuraio; ed il povero soccio ne va per la mala.
Esempio: Bern. Orl. 28, 7: Forse vuoi fuggirtene in Levante, Dove sette frate' per mala via Facesti andar, da ghiotto e da furfante, ec.