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1) Dizion. 5° Ed. .
DISOBBEDIRE e DISUBBIDIRE.
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Dizion. 5 ° Ed.
DISOBBEDIRE e DISUBBIDIRE.
Definiz: Neutr. Non adempire l'altrui comando o volere, Trasgredire o Non curare l'altrui volontà, ordini, ed altresì alcuna legge, norma, e simili. Contrario di Obbedire. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 11: Tutti siamo mafattori, e pecchiamo disubbidendo alla legge di Dio; che non è altro peccare, come dice santo Ambruogio, che trapassare la legge di Dio, e disubbidire a' suoi comandamenti.
Esempio: Murat. Gov. Pest. 241: Peccato grave di chi trascura sè stesso e tradisce il suo prossimo, e disubbidisce al principe e alle leggi.
Definiz: § I. E assolutam. ‒
Esempio: Dant. Parad. 7: Non potea l'uomo ne' termini suoi Mai soddisfar, per non poter ir giuso Con umiliate, obbedïendo poi, Quanto disubbidiendo intese ir suso.
Definiz: § II. E in forza d'Att. ‒
Esempio: Dant. Conv. 373: Se lo re comanda una via, e il servo ne comanda un'altra, non è da ubbidire il servo, che sarebbe disubbidire lo re; e così sarebbe trasgressione.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 113: Addiveniva questo perchè egli avea disubbidito Benedetto.
Esempio: Tor. Miser. 59: Stolto pensiero è il nostro, o ingrato operare, qualora, disubbidendo i comandamenti di Dio, crediamo lui con arroganza dalla giustizia rivolgere.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 704: Disubbiditte lo comandamento, ed allora fu la vita sua disonesta.