1)
Dizion. 5° Ed. .
CUNEO.
Apri Voce completa
pag.1062
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CUNEO. Definiz: | Sost. masc. Lo stesso che Conio, nel senso di Bietta, Zeppa; ed altresì Strumento o Macchina che serva a sollevare e far forza. |
Dal lat. cuneus. – Esempio: | Pallad. Agric. 70: Il tronco del mandorlo si fori per lo mezzo, e 'l cuneo del legno, cioè il conio del legno, unto di mele vi si metta. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 11, 183: Nella prua, ne' lati e nella poppa È fesso in mille parti 'l legno rotto, E i cunei invola il mar tutti e la stoppa. | Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 3, 330: Qualunque immensa resistenza che sia nel cuneo B A sarà mossa da qualunque percuziente C, ma per limitato intervallo, come tra i punti B, A; ma dal premente D, non qualunque resistenza sia nel cuneo B A sarà spinta, ma una limitata e non maggiore del peso D, ma.... per.... intervallo.... infinito. | Esempio: | Torric. Lez. 3: La libra, la leva e l'argano sono macchine già note al mondo.... Ma la vite, il cuneo, i piani inclinati, e forse anco le taglie, si vedono sopra i libri de i Filosofi e de i Mattematici, piuttosto dichiarate con discorsi, che dimostrate con ragioni. | Esempio: | Montecucc. Op. 1, 126: Al maneggio dell'artiglieria si richieggono.... cucchiare o cazze, cunei, scovoli o lanate, scopatori ec. | Esempio: | Salvin. Opp. Annot. 422: Il cuneo non è altro che due leve opposte, che hanno lo hypomochlio o sostegno comune nella punta; il qual cuneo battuto per di sopra nel suo largo, fa una ferita e squarcio grande, perciocchè mette a leva di qua e di là, ficcandosi e discontinuando le parti violentemente. | Esempio: | Targ. Viagg. 1, 23: Quando gli scarpellini hanno necessità di spaccare i massi a forza di subbie e di cunei, avvertono ec. | Esempio: | Lastr. Agric. 1, 91: Dilatandosi il volume dell'acqua che si trova nei piccoli meati delle medesime [zolle], nel tempo della conglaciazione, serve come di cuneo a disgregarne le parti. |
Definiz: | § I. Comunemente usasi oggi, come Term. d'Architettura, per significare Ciascuna di quelle pietre lavorate più strette nel lato inferiore che nel superiore, le quali compongono l'arco, o servono a chiudere la volta. |
Definiz: | § II. E Term. di Matematica. Solido terminato da una base quadrilatera, e da quattro piani, di cui i due opposti sono quadrilateri e inclinati tra di loro ad angolo acuto, e gli altri due sono triangolari e paralleli; e dall'avere la base ora parabolica o semiparabolica, ora triangolare, piglia nome di Cuneo parabolico o semiparabolico, o di Cuneo triangolare. – | Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 3, 137: Abbiamo dunque nel trave prisma D B, levatone una parte, cioè la metà, segandolo diagonalmente, e lasciato il cuneo o prisma triangolare F B A. | Esempio: | Viv. Tratt. Proporz. 271: Comprende la metà d'uno de' due cunei constituenti l'intero cilindro. |
Esempio: | E Viv. Tratt. Proporz. 272: L'uno e l'altro de' componenti la superficie curva del mezzo cuneo sopraddetto. |
Esempio: | Tratt. Resist. V. V. 47: Se il cuneo parabolico ADI sarà fitto nel muro perpendicolarmente. | Esempio: | Targ. Viagg. 1, 160: Si può risolvere uno strato ne' suoi componenti, vale a dire in zolloni di tufo (chè massi non ardisco chiamarli) di varia figura, cioè a cuneo, a piramide, a paralellepipedo, e simili solidi. |
Definiz: | § III. Term. d'Archeologia. Ciascuno degli scompartimenti coi sedili ne' teatri e negli anfiteatri, compreso fra due scale, che dall'alto al basso veniva stringendosi a somiglianza di cuneo. – |
Esempio: | Maff. Anfit. 235: Che lo spazio [dell'Anfiteatro] fosse compartito in cunei tutto, appare, perchè scuneati chiama Apuleio coloro che non avendo ne' marmorei gradi trovato luogo, si rimanean nelle vie. | Esempio: | E Maff. Anfit. 276: Nell'Anfiteatro non pare si attendesse solamente la division per gradi, ma principalmente quella per cunei, assegnati altri di questi interamente all'ordine senatorio, altri all'equestre, ec. |
Esempio: | Galian. B. Vitr. 189: I cunei per gli spettatori nel teatro sono divisi, da che gli angoli de' triangoli e e e, i quali toccano la circonferenza, dirigono le scalinate fra i cunei fino al primo ripiano c: sopra poi le scalinate poste alternativamente formeranno i cunei superiori sul mezzo degl'inferiori. | Esempio: | Targ. Viagg. 12, 803: Quel tratto di sedili che rimaneva tra un vomitorio (chè così chiamavano l'imboccatura della scala che metteva nella corsia) e l'altro, si diceva cuneo, e ciaschedun teatro era spartito in più cunei. |
Definiz: | § IV. Term. Militare. Nome che davasi ad un'Ordinanza di battaglia, propria più specialmente dei Greci e dei Romani, nella quale i soldati venivano disposti in forma di triangolo, la cui punta era rivolta verso il nemico. – |
Esempio: | Giamb. Vegez. 34: La terza volta è da comandare che quadrata schiera subitamente facciano. La qual cosa fatta in ischiera di tre canti, che cuneo è nominata, la detta schiera si disponga e si muti. |
Esempio: | E Giamb. Vegez. 131: Nel mezzo vorrai fare compagnie, le quali s'appellano cunei, colle quali rompe le schiere de' nemici; e quivi ordina e poni combattitori prodi ed usati. | Esempio: | Baldell. F. Guerr. Giud. 45: Altri facendo battaglie a guisa di cunei, ed avanti spingendosi, assaltavano la testa della battaglia. | Esempio: | Montecucc. Op. 1, 93: Di un battaglione quadrilungo si formano agevolmente tutte le altre figure, cioè la forbice, che nel verso opposto dà il cuneo. |
Definiz: | § V. Cunei fu nome dato ad Una sorta di legami che servivano per uso di tormento o tortura. – | Esempio: | Ross. B. Appar. Med. 25: I cunei, ciò erano certi legami fortissimi, e sottilissimi, quasi della spezie della minugia, che s'adoperavano a tormentare i colpevoli, in guisa strignendo con essi le membra loro, che venivan quasi ad unirsi. |
|