Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ALBAGÍA.
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ALBAGÍA.
Definiz: Sost. femm. Boria, Vanità pomposa. −
Esempio: Salv. Granch. 2, 2: E perch'egli abbia il cibo Quotidïano da nutrirsi, alcuno Lo pastura d'umor di poesia,.... altri D'albagia, chi di giuoco, chi d'amore.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 29: Il qual per questa via Cresciuto in albagia ec.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 18: Non vedeste voi quello Superbo spiritello, Con quanta d'albagia Per vantaggiarsi aspetta, Che quell'altro sia 'l primo A trarsi di berretta?
Esempio: Segner. Mann. ott. 11, 2: Acciecato ad un tempo dall'ingordigia, dall'ambizione, dall'albagia, e da tutti gli affetti che porta seco l'avidità di regnare.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 90: Il Religioso, infetto d'albagia, aborrisce gl'insegnamenti del suo Ordine.
Esempio: Fag. Rim. 1, 104: Son gli staffieri, quei gentil facchini, Che gli portan con fasto ed albagia.
Definiz: § Per Mala immaginazione, Strana fantasia. −
Esempio: Nov. Grass. legn. 14: In su questi pensieri, affermando ora d'esser Matteo, ed ora d'essere el Grasso, stette insino alla mattina che quasi mai dormì sodamente, ma sempre in albagie che lo tormentavano per tutti e' versi.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 14: Se trova uno ch'egli abbia un'altra volta veduto, come quel ch'ha quell'albagia nel capo, parendogli che sia quel ch'e' cerca, chiamandolo zingano, gli fa le più belle moresche intorno, che voi vedessi mai.