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Dizion. 5° Ed. .
ERPICARE.
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pag.219
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ERPICARE. Definiz: | Att. Lavorare coll'erpice il terreno, sia per seminarvi, sia per ricoprire la sementa; e in quest'ultimo senso riferiscesi anche alla sementa stessa. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 129: Al quale molto fa pro, se cotale campo s'erpichi poi che sarà seminato. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 174: Si semina [il miglio].... coprendolo prima bene con l'assolcare che fa l'aratro, e poi erpicandolo, e con l'erpice rivolto appianandolo. | Esempio: | E Soder. Cult. Ort. 309: Gittando allora quella sementa (del trifoglio) nella polvere, ed erpicandola a dentro almeno due volte, oltre all'erpicature fatte alla segala, s'incorpora talmente in quella terra, che ec. | Esempio: | Luchin. SS. Gris. e Bas. 57: Coloro che questa sensibile terra lavorano.... necessitati sono a condurre i buoi aratori sotto 'l giogo, e far profondi solchi, e gettar copiosi semi, ed il campo erpicare. | Esempio: | Ginann. Malatt. Gran. 391: Torna il bifolco con uno strumento che chiamasi erpice, e rompe e sminuzza quelle zolle; il che dicesi erpicare. | Esempio: | Trinc. Agric. 356: Arata e rotta la terra come sopra, si erpichino i campi sempre per lo traverso. | Esempio: | E Trinc. Agric. 378: Passati poi due o tre giorni dopo vangata [la terra] e pulita dall'erbe, radiche ec., s'erpichi replicatamente tutta per più versi, tanto che restino bene stritolate e disfatte tutte le grosse, mezzane e minute zolle. | Esempio: | Targ. Rag. Agric. 104: Occare e cratire era presso a poco il nostro erpicare, perchè l'occa, al dire di Varrone, era un istrumento simile ad una crate, cioè gratella o graticcio, per spezzare le zolle e ricoprire i semi. |
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