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ABUSARE.
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ABUSARE.
Definiz: Neutr. e Neutr. pass. abusarsi Usar male, Fare cattivo uso di checchessia, Valersene fuor del dovere.
Dal partic. lat. abusus. −
Esempio: Segner. Mann. sett. 15, 3: Alcuni sono tanto lontani da sì pio senso, che anzi si abusano di questo detto di Cristo.
Esempio: Magal. Mend. abol. trad. 42: Que' ricchi, che negano il lor superfluo ai poveri, n'abusano contro la volontà di Dio che n'è il sovrano padrone.
Esempio: Parin. Poes. 186: Contra ragione or di natura abusa; Or di ragion mal usa Contra natura, che i suoi don gli porge.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 6: Gli oziosi se ne viveano in grandi ricchezze, delle quali non solo usavano, ma spesso ancora abusavano.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. cont. 10, 5: Per l'ordinario le generose cose a generosi fini si adoperano; e l'abusarne pare non che brutto, sacrilego.
Definiz: § I. In significazione attiva. −
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 11: La quale [provvisione] essendo subito dalla parte abusata, si dispose ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 26: Infurïossi allor Tancredi, e disse: Così abusi, fellon, la pietà mia?
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 676: I marinari abusavano scelleratamente il buon tempo da Dio conceduto.
Esempio: Buomm. Cical. 33: Il caricarsi troppo d'un cibo, è abusarlo, perchè quel che è buono per se stesso, si fa cattivo col male usarlo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 220: Non si voglion pentire di avere, disubbedendo, abusato un dono, che è il più bello dell'uomo.
Esempio: Marchett. Lucrez. 332: Ogni animale Sente il proprio vigore ond'abusarlo Possa.
Definiz: § II. E parimente in significazione attiva, Abusare una donna, per Violarla, Contaminarla. −
Esempio: Segner. Mann. apr. 3, 2: Cintogli a un tratto l'alloggiamento sicchè non potesse scappare, lo necessitarono a dar loro in preda la moglie per abusarla.
Definiz: § III. Per Disusare, Trasandare, Non usare all'uopo; tanto in forma di Neutr., quanto di Att. −
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 464: Dispiacemi ancora della difficoltà che apporta ad Apelle l'aver io scritto nella nostra favella fiorentina; il che ho fatto per diversi rispetti, uno dei quali è il non volere in certo modo abusare la ricchezza e perfezione di tal lingua, bastevole a trattare e spiegare concetti di tutte le facoltadi.
Esempio: Viv. Disc. Arn. 12: Fui sempre di parere, non doversi con arte avara abusar de' beni della prodiga natura.