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DERIVATO.
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DERIVATO.
Definiz: Partic. pass. di Derivare.
Lat. derivatus. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 180: Da questo peccato della viziata natura, dal principio della natura originalmente tradotto e derivato, non troviamo per certo che niuno uomo o femmina.... fosse preservato o riguardato.
Esempio: S. Antonin. Lett. 104: A' quali [martiri] nei loro asprissimi tormenti è stata alla sensualità infusa grandissima e divina consolazione, derivata dalla parte intellettiva, che a loro mostrava la gloria infinita che indi gli era apparecchiata.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 107: Si alloggiarono.... in sul canale, il quale, derivato dal fiume del Reno,... conduce le navi al cammino di Ferrara.
Esempio: Bemb. Stor. 38 t.: La qual colpa tuttavia, da quel fonte solo derivata, poco appresso sopra il capo di lui ritornò.
Esempio: Magal. Mend. abol. trad. 7: Sì come quei piccoli rivi, i quali, mancando loro a poco a poco il declive, si smarrirebbon per la pianura, derivati in un comun alveo, formano in lungo tratto quei fiumi, che ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Volto o Condotto a modo di rivo, e simili; detto di acque. –
Esempio: Castell. Acq. corr. 21: Facendo verbi grazia un canale largo cinquanta piedi, nel quale abbia da scorrere l'acqua derivata alta dieci piedi, pensano di scemare la misura dell'acqua nel fiume cinquecento piedi.
Definiz: § II. E per similit., detto di umori, sangue, o simili. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 274: Egli è di necessità che o i nervi, o l'arterie medesime, o qualche canale derivato dall'une e dagli altri, sbocchi nella cavità di essi bocciuoli.
Definiz: § III. E in locuz. figur. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 39: Queste cose se non le potete vedere in fonte, vedetele derivate e tradotte il meglio che potete.
Definiz: § IV. E per estensione, detto di altre cose materiali, effetti o fenomeni naturali, per Originato, Che ha suo principio, da checchessia. –
Esempio: Dant. Conv. 212: Noi vedemo la luce del sole la quale è una, da uno fonte derivata, diversamente dalle corpora essere ricevuta.
Definiz: § V. Detto di persona, vale Disceso, Provenuto, e simili. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 258: Il presentator.... sarà M. Tommaso Macchiavelli, gentiluomo bolognese, e derivato, come io credo, dalli vostri di Fiorenza.
Definiz: § VI. Term. de' Grammatici. Detto di parole o di forme grammaticali, vale Che ha origine da altre. Usasi spesso in forza di Sost., e il suo contrario è Primitivo. –
Esempio: Dant. Conv. 284: L'altro principio onde Autore discende.... è uno vocabolo greco che dice Autentim.... E così Autore, quinci derivato, si prende per ogni persona degna ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 620: Illeare ene in lei entrare; ed è verbo, derivato da questo vocabulo Ella.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 27: Fu in uso nel volgar nostro l'usar talora i primitivi in vece de' derivati.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 255: Avviene ancora che da un nome gentilizio, o altro derivato, si propaghi, con l'aggiunta di una sillaba, un più lungo nome.
Esempio: E Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 259: Vi ha di più certi cognomi in sa dedotti o da' primitivi o da' derivati.
Esempio: E Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 267: Confina con ciò che dicemmo di ἄλλος il nome de Lautneterj, derivato da Lautne e da ἔτερος; e scritto talora con interpunzione.