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1) Dizion. 5° Ed. .
COTENNA.
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COTENNA.
Definiz: Sost. femm. La pelle del porco.
Dal lat. cutis, mediante una forma diminutiva. Provenz. codena, franc. couenne. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 529: Sotto 'l quale si pone un poco di cotenna di porco.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 561: Ponendo [l'autore] la cotenna, che è parte dello porco, per lo porco.
Esempio: Not. Malm. 2, 657: Cotenna s'intende solo la pelle del porco.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam. trovasi per L'animale stesso, ricoperto di cotenna; Porco salvatico. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Quei che morrà di colpo di cotenna.
Definiz: § II. E per La pelle del maiale macellato, scarnita e pulita per mangiarsi. –
Esempio: Buomm. Cical. 21: Messon insieme tante melarance, e tante cotenne, che fu un barbaglio.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 1, 2: C'è delle cotenne di porco; potranno servir quelle.
Definiz: § III. E per estensione, La pelle d'ogni altro animale, ed altresì Quella dell'uomo; ma oggi, in quest'ultimo senso, non si direbbe che per ischerzo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 5: L'aere umido al più delle complessioni è buono; perocchè fa buon colore e buona cotenna, e falla molle e morbida.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 123: Coloro che la cotenna del suo corpo vogliono mondificare, con la farina loro (delle fave) lavarsi s'avvezzano.
Esempio: Domen. Plin. 739: La cocitura loro (dei lupini) leva le lentigini e rassetta la cotenna.
Esempio: Not. Malm. 1, 425: Cotenna.... impropriamente si dice la pelle d'ogni animale.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 99: Ha una lingua che passa la cotenna (qui in locuz. figur. e scherzevolmente).
Definiz: § IV. Figuratam. trovasi con significato dispregiativo, per Il corpo dell'uomo. –
Esempio: Bemb. Lett. 2, 332: E di certo se alle vaghezze di questa poca cotenna, che una disagevole ora può disciogliere, tanta cura si pone, quanta.... dobbiam noi fare dell'animo, il quale sempre dura?
Definiz: § V. Per La grossa pelle del capo dell'uomo. –
Esempio: Span. Tes. Pov. volg. 6: Lo seme della senape scaldato in sul testo, posto in sul panno, lo dolor del capo toglie; e mettasi cautamente, perocchè arde la cotenna.
Esempio: Colonn. Guid. N. 357: La spada d'Ettore pervenne alla cotenna, ed infrangendogli l'ossa del capo, mortale fedita gli fece.
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg. 3: Alopizia è generata di materia che stae nella cotenna, e corrode la radice de' capelli.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 106: Incorse nella infermitade del morbo elefantino in tanto, che, cadendo li peli, la cotenna si enfiava.
Esempio: Bocc. Laber. 187: I capelli neri, dalla cotenna prodotti, simiglianti a fila d'oro fanno le più divenire.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 51: Lo rimondaron fino alla cotenna.
Esempio: Not. Malm. 2, 657: Cotenna,... quando si tratta del capo, s'intende anche quella dell'uomo.
Definiz: § VI. E scherzevolmente per Il capo stesso dell'uomo. –
Esempio: Comp. Mantell. 17: Poi si rizzò coprendo la cotenna.
Esempio: Lipp. Malm. 5, 52: Or si gratta le chiappe, or la cotenna.
Esempio: Not. Malm. 1, 425: Per cotenna s'intende il capo: perchè ec.
Esempio: Fag. Rim. 4, 9: I debiti d'altrui scrive, ed accenna Con mal formate, e peggio intese note, Che fan grattare a molti la cotenna.
Definiz: § VII. Cotenna, per similit., dicesi di Cosa dura, quasi coriacea. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 349: Se gli volete seccare (i fichi) colti poco maturi, diventan cotenne, senza pasta e senza sapore.
Definiz: § VIII. E vale pure Superficie densa, o solida, di checchessia; ed altresì Crosta, Corteccia. –
Esempio: Bin. Rim. burl. 1, 219: Il pilo ha garbo un po' di quelle vasa Là di San Marco, o di San Salvadore, Che dentro e fuore han la cotenna rasa.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 176: L'unghia sua fessa usa per penna [Io], Per far noto quel mal che sì l'offende; Rompe col piede al lito la cotenna Per dritto, per traverso, e 'n giro il fende.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 62: Ma i calori del sole di cotai vene non possano trar fuori materia niuna metallica, che comunque da la cotenna de la terra essi cavin fuori alcuni vapori, non di meno quei non penetrano ne le viscere d'essa terra, ec.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 435: La polvere d'oro, che posta su i carboni accesi comincia a fluire e ribollire e fare sopra di sè una pelle o cotenna, la quale stirata dallo spirito sotto racchiuso e poi squarciata, orrendamente scoppia.
Definiz: § IX. E in modo particolare chiamasi Quella parte del sangue cavato ai malati, e raccolto in alcun recipiente, la quale, nel coagularsi di esso sangue, ne forma lo strato superiore.
Definiz: § X. Detto di persona, trovasi, in modo figurato, per Uomo tirato, avaro, spilorcio. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 189: Altrimenti sarebbe una cotenna, Un pidocchioso, un uomo singolare.
Definiz: § XI. Aver buona cotenna, è maniera scherzevole e bassa, che vale Esser grasso. –
Esempio: Not. Malm. 1, 206: Per intendere uno assai grasso diciamo: Egli ha buona cotenna; traslato da' porci, la pelle de' quali si dice propriamente Cotenna.
Definiz: § XII. Esser di grossa, di dura cotenna, o simile, vale Essere di cuor duro, Essere zotico. –
Esempio: Not. Malm. 1, 206: Per disprezzo, e per intendere un uomo zotico,... si dice Uomo di grossa cotenna.
Definiz: § XIII. Far cotenna, o buona cotenna, dicesi scherzevolmente dell'uomo, per Ingrassare. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 61: Lo racchiuse e lo tenne soggiornato, Perch'ei facesse un po' miglior cotenna.
Definiz: § XIV. E Far cotenne, trovasi figuratam. per Far superbia. –
Esempio: Cecch. Esalt. 4, 10: Ah! s'io avessi vivo chi è morto, Tu faresti so dir manco cotenne.
Definiz: § XV. A cotenna, usato avverbialmente col verbo Tagliare a cotenna, o simile, si dice del Tagliare i capelli sino alla cute; Rapare.