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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSIDERARE.
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CONSIDERARE.
Definiz: Att. Esaminare attentamente, Ponderar con la mente, una cosa risguardata in sè o nelle sue attinenze; ed è usato anche assolutam.
Dal lat. considerare. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Considerate la vostra semenza: Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Esempio: E Dant. Parad. 10: Fiammeggiar l'ardente spiro D'Isidoro, di Beda e di Riccardo, Che a considerar fu più che viro.
Esempio: E Dant. Conv. 167: Nelli quali si vede questo numero, non solamente in tutti insieme, ma ancora in ciascuno è numero, chi ben considera sottilmente.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 74: Considerando pertanto la pace vostra, vedo rimanere in quella malcontenti Inghilterra, Francia, ec.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 156: Tutti i detti ritratti si faccino con un contrassegno notabile, in diverse positure e maniere, leggendo lettere, o scrivendo, o considerando.
Esempio: Magal. Com. Inf. 4: Qui però cade molto a proposito il considerare un luogo maraviglioso del Petrarca nella seconda canzone degli Occhi.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 180: Dopo averle tutte accuratamente considerate (le ragioni per l'uno e per l'altro partito), e fattane nota nella memoria, ponevano [i filosofi Scettici] tutto il loro studio nel non risolversi e nel non determinarsi più all'affermativa che alla negativa oppinione.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 98: Fra gli antichi.... non si trova che intervenissero (certe che l'Autore chiama apostasie) se non di rado; e però, quando si trova, è ragione che il filosofo le consideri attentamente.
Definiz: § I. E nel medesimo senso, riferito ad atti, o fatti, parole e simili, che producano impressione sui nostri sensi. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 150: Io voglio in prima andare a Roma, e quivi vedere colui il quale tu di' che è Vicario di Dio in terra, e considerare i suoi modi ed i suoi costumi, e similmente de' suoi fratelli Cardinali.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 54: Tenendo sempre gli uomini sollevati nel considerare che fine abbiano ad avere i partiti e le imprese nuove.
Esempio: Fag. Comm. 5, 34: O gli è una donna, o gli è un musico. F. Sorella amatissima, anche in me nacque, subito che lo vidi, tal dubbio, non tanto dal considerar bene attento ogni suo detto ed azione, quanto ec.
Definiz: § II. Per semplicemente Osservare, Guardare attentamente. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 92: Guardato là dove questo messer Niccola sedeva,... tutto il venne considerando.
Esempio: Poliz. Rim. C. 33: Sta, come un marmo, fisso, e pur considera Lei che se 'n va.
Esempio: Cellin. Vit. 152: In mentre che lui e gli altri le consideravano, ora i conj ora le medaglie, io ec.
Esempio: Fag. Comm. 8, 13: Dite il vero: questo sonetto l'avete fatto ora nel considerare cotesto mio ritratto.
Esempio: E Fag. Rim. 2, 326: Ora la casa sto a considerare Dov'abitò Pilato, e la finestra Dov'egli stava dopo desinare.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 3: Supporremo.... che per la prima volta ci facciamo ad esaminarlo e considerarlo (il cielo).
Esempio: Panant. Epigr. 92: Un ragazzetto fissamente guata Una dama.... La femmina gridò: Che cosa tu consideri, bardassa?
Definiz: § III. Usasi spesso con qualche compimento esprimente le relazioni che la cosa considerata ha, sia con altre cose, sia con la nostra mente; Risguardare, Intendere. –
Esempio: Dant. Conv. 168: Il numero, quanto è in sè considerato, è infinito.
Esempio: E Dant. Conv. 380: Questa perfezione nostra si può doppiamente considerare. Puotesi considerare secondochè ha rispetto a noi medesimi.... Puotesi considerare secondochè ha rispetto ad altri.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 173: Ogni nostro volere.... o è amore, cioè affetto verso il bene, senza considerarlo nè come assente nè come presente; o è desiderio del bene assente, o godimento del presente.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 284: Difficilmente si può considerare l'una di queste due cose (lingua e stile) disgiunta dall'altra.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 288: Gli scritti.... non tanto si giudicano dalle loro qualità in sè medesime, quanto dall'effetto che essi fanno nell'animo di chi legge. In modo che il lettore, nel farne giudizio, li considera più, per così dire, in sè proprio, che in loro stessi.
Definiz: § IV. E figuratam. detto della scrittura, del ragionamento, o simili, fatto da colui che considera. –
Esempio: Dant. Rim. 193: Così quand'ella (una canzone) la chiama (la sua donna) orgogliosa, Non considera lei secondo 'l vero, Ma pur secondo quel che a lei parea.
Esempio: E Dant. Conv. 230: Quella ballatetta considerò questa donna secondo l'apparenza.
Esempio: E Dant. Conv. 231: Questa canzone considera questa donna secondo la verità, per la discordanza che ha con quella (ballatetta).
Definiz: § V. Vale altresì Riflettere, Notare, Avvertire, Pensare; e in tal significato usasi spesso in costrutto con altri verbi, mediante le particelle Che, Come, Quanto, e simili, o mediante l'Infinito. –
Esempio: Dant. Conv. 168: Pittagora.... poneva i principj delle cose naturali, lo pari e lo dispari; considerando tutte le cose essere numero.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. Prol. 1, 2: Considerando io che questo volgarizzare non facea se non per uomini semplici e non litterati, ho preso uno stile semplice.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 43: Non spera che Dio debbia avere misericordia di lui e perdonargli, considerando la gravezza de' suoi peccati.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 3: Ho io più volte considerato meco medesimo di quanto lume sieno stati gli scrittori ec.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 100: Egli è pur certo grata cosa a considerare quanto gli uomini sieno ciechi nelle cose dove peccano; e quanto sieno acerrimi persecutori de' vizj che non hanno.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 229: I' non mi posso.... saziare Di farti festa e ringraziarti appresso, Considerando che la tua pietade Ha salvata la vita al mio fratello.
Esempio: Segner. Op. 1, 725: Considera come quest'enim è una particella concatenante il discorso seguente col precedente.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 282: Acciocchè.... tu possa con piena notizia considerare e risolvere, se ti sia più spediente ec.
Esempio: E Leopard. Pros. 8: Considera un poco. Se al presente tu ed io.... non fossimo in su queste navi,... in quale altra condizione di vita ci troveremmo essere?
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 19: Considerassero, che non si può la Religione spegnere, che non si spenga o non si turbi immoderatamente lo Stato.
Definiz: § VI. E nel linguaggio ascetico, Pensare con raccoglimento, Meditare con devozione. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 88: Amico, considera e guarda, quanti e quanti e di quanti della nostra città dire e parlare potrei di lor felicità mondana, come dirivati sono del colmo della ruota in abisso!
Esempio: Fiorett. S. Franc. 1: In prima è da considerare, che il glorioso messer Santo Francesco in tutti gli atti della vita sua fu conforme a Cristo benedetto.
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 159: Considera e vedi diligentemente.... tutte le afflizioni del tuo Signore.
Esempio: Varch. Oraz. I, 5, 200: Tremo di paura e d'orrore, considerando con che umiltà, con quanta sommissione,... si lasciasse [Cristo].... percuotere e crocifiggere.
Esempio: Segn. A. Oraz. I, 5, 121: Mediti la creatura il suo Creatore; consideri il nostro amore l'Amore eterno;... Dio solo ci sia in piacere.
Esempio: Segner. Mann. nov. 18, 1: Considera, Come quello che renderà formidabile a tutti il giudizio estremo, saranno senza dubbio i peccati ec.
Definiz: § VII. E per Notare diligentemente, per l'appunto. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 10: E considerò il dì e l'ora che l'agnolo gli era apparito. E giugnendo al luogo, dove era Santo Francesco con li predetti Compagni, recitò loro ordinatamente ogni cosa; e cognobbono certamente, che quello medesimo agnolo in quel dì e in quella ora era apparito a loro e a lui.
Definiz: § VIII. Per Prendere ad esame, Trattare scientificamente; detto anche di scienza o disciplina. –
Esempio: Dant. Conv. 167: Della naturale scienza, la sua considerazione principalissima è considerare li principj delle cose naturali, li quali son tre, cioè materia, privazione e forma.
Esempio: Sassett. Lett. 43: E fatta questa divisione, vo ricercando quello che hanno detto gli altri, e senza confutare trapasso a considerar gli accidenti della impresa: e dico difinendola, che ella ec.
Definiz: § IX. E per Pensare intorno a checchessia, Concepir pensieri sopra ad esso. –
Esempio: Dant. Conv. 239: Siccome suole fare lo studio che si mette in acquistare una amistà; chè di quella amistà gran cose prima considera, desiderando quella.
Definiz: § X. E con l'aggiunto di Cosa, parlandosi di studio o meditazione che alcuno rechi sopra un dato argomento od oggetto, vale Fare osservazioni sopra ad esso, Notarne i pregj o i difetti. –
Esempio: Sassett. Lett. 43: Non vi gravi.... considerarvi (sopra il sommario d'una sua Lezione) qualcosa, e dirmelo.
Definiz: § XI. Per Conoscere, Rilevare, ed anche Argomentare, Dedurre, da checchessia. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 7: Monsignor lo re, voglio dire, che se questa reina comprese bene per lo ordine e costume delle terre e de' sudditi di Salamone, esser lui il più savio uomo del mondo; io per quella medesima forma posso considerare, voi essere il più matto re che viva, pensando che ec.
Esempio: Pitt. B. Cron. 16: Di che, udendo tali parole, considerai che la madre e i detti Manelli gli faciessono così dire o per ispaventarmi,... o perch'io ec.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 258: È persona di pezza, come potete considerare dalla qualità delle faccende, e de' personaggi con chi e per chi negozia.
Esempio: E Car. Lett. fam. 3, 259: Quanto io lo desideri, lo può da sè stessa considerare, essendo informata dell'infinito obbligo ch'io tengo con lui.
Definiz: § XII. Per Reputare, Giudicare, Stimare. –
Esempio: Dant. Conv. 187: Per che io considerando me minore che questa donna, e veggendo me beneficato da lei, mi sforzo di lei commendare secondo la mia facultà.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 225: Non posso però astenermi dal non vi considerare per troppo pauroso e troppo poco consideratore di voi medesimo.
Definiz: § XIII. E per Apprezzare, Avere in pregio, Tenere in istima. –
Esempio: Giamb. Etic. Arist. 41: Lasciano de procurare le cose che son buone a loro,... e non considerano lo loro onore ed il loro merito e la loro dignità.
Esempio: Tass. Dial. 1, 22: Io so.... che è sempre di molta importanza ne le consulte l'autorità di colui che consiglia, e che altretanto è considerata la natura e 'l costume e 'l saper de l'uomo, quanto la ragione ch'egli adduce.
Definiz: § XIV. E per Tener conto di checchessia, Aver riguardo a checchessia. –
Esempio: Bibb. 1, 52: Non considerare la persona del povero, nè 'l viso del ricco non riguardare; ma giustamente giudica lo prossimo tuo.
Definiz: § XV. Usasi familiarmente anche per Mettere in conto, Computare; ed altresì per Valutare, tanto in senso proprio quanto figurato. Così diciamo per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Nelle stime di un fondo bisogna considerare ogni cosa. – Anche non considerando le spese di compra e dei necessarj acconcimi, quella villa fu pagata cara. – Il mobile che barattai mi fu considerato poco o nulla.
Definiz: § XVI. Detto in particolare di leggi, e riferito a ciò che è materia ovvero occasione delle medesime, Avere come proprio oggetto o termine, Avere in vista, Prevedere; ed altresì Comprendere sotto di sè, nelle proprie disposizioni: che anche dicesi Contemplare. –
Esempio: Salvin. Disc. 2, 437: Fecero che il Comune facesse a' particolari questa giusta violenza, di fargliele accettare (la tutela) senza remissione alcuna, nè s'ammettesse ogni scusa, ma solamente quelle che considerate sono dalla Legge.
Definiz: § XVII. Trovasi per Far considerare, Sottoporre all'altrui considerazione, Mettere in considerazione. –
Esempio: Davil. Guerr. civ. 4, 71: Passò poi a considerare al Papa gl'interessi che sotto coperta di pietà e sotto nome di religione governavano e moderavano gli animi dei signori della Lega.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 5, 235: Lo dissuadevano a mettersi in questo precipizio, considerandogli ch'egli non aveva nè forza nè danari, nè città, nè capitani che dependessero da lui.
Definiz: § XVIII. In forma di Neutr. pass.considerarsi, e usato assolutam., Por mente a sè medesimo, all'esser proprio, alla propria condizione, e simili. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 187: Nullo, per quantunque doni e virtudi che si senta, insuperbisca: chè spesse volte avviene, che la gran vittoria delle virtudi e i gran doni di Dio ci sono cagione di rovina, se con gran cautela non ci consideriamo e dirizziamo verso Iddio.
Definiz: § XIX. E con qualche aggiunto, vale Conoscersi, Riputarsi, Riconoscer d'essere, quale l'aggiunto stesso significa. –
Esempio: S. Greg. Omel. 4, 204: Considerandosi essere peccatori, temono di pigliare le vie della santità.
Esempio: E S. Greg. Omel. appr.: Se tu veramente ti consideri essere peccatore, si conviene che tu non cacci da te il Signore.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 39: Mi considero da tre mesi e mezzo in qua tanto inutile al signor Principe, quanto la meno necessaria di tutte quelle balle che formano il suo carriaggio.
Definiz: § XX. In forma di Neutr., e costruito con la particella A, vale Por mente, Fare attenzione, ed anche semplicemente Pensare. –
Esempio: Esop. Fav. S. 47: E volendo Jupiter cessare l'angoscia delle loro semplici preghiere (delle ranocchie), non considerò alla loro folle domanda, ma ebbe rispetto alla loro purità ed al loro poco cognoscimento.
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 18: Dicendo che niuno fortunato o tribolato non debba avere materia nè ragione per la quale egli si possa nè debba conturbare, considerando alle predette cose e ragioni che sopra queste n'avemo dette e narrate.
Esempio: Sacch. Nov. Proem. 1, 1: Considerando al presente tempo ed alla condizione dell'umana vita ec.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 124: Considerò alla qualità ed al modo ed all'uomo chi era.
Esempio: Acc. Lett. 198: Ciascuno consideri a sè e a' suoi figliuoli, e giudichi la sua coscienza, e tema Iddio.
Esempio: Machiav. Disc. 21: Io dico che coloro che dannano i tumulti tra i nobili e la plebe,... considerino più a' romori ed alle grida che di tali tumulti nascevano, che a' buoni effetti che quelli partorivano.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 81: Se andiamo considerando alla stagione, nella quale questa [visione] mi s'offerse.
Definiz: § XXI. Si usò anche in costrutto con la particella Di, per Far considerazione intorno a checchessia, Riflettervi sopra; ed altresì Giudicarne, Recarne giudizio. –
Esempio: Cavalc. Tratt. Stolt. 268: Considerando me' di questa guerra.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 140: Quivi stetti per lo spazio di due dì; e considerava de' mie' peccati, dicendo ec.
Esempio: Machiav. Disc. 5: Ho deliberato entrare per una via, la quale non essendo stata per ancora da alcuno pesta, se la mi arrecherà fastidio e difficultà, mi potrebbe ancora arrecare premio, mediante quelli che umanamente di queste mie fatiche considerassero.
Esempio: Segn. B. Rettor. volg. 16: Consideratore è colui che considera della virtù o del vizio.
Definiz: § XXII. Pure in costrutto con la particella Di, reggente altro verbo, trovasi per Ingegnarsi, Studiarsi. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 107: Partechè costoro dicevano queste parole (intorno alla morte di Gesù), pensomi ch'era sì grande il pianto e 'l dolore, cioè di Marta e di Lazzero e di Martilla, che tutti si consumavano, e tutti si stracciavano, e morivano e morire non potevano, e consideravano d'udire bene ogni cosa; e pure quello ch'egli udirono pareva sì orribile cosa loro, che non potevano sofferire.
Definiz: § XXIII. Si usò altresì costruito con la particella In, pure per Far considerazione circa a checchessia, Riflettervi sopra, Meditarvi. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 87: Unde in ciò e in nel debito considrando (considerando), e non dimenticando la giocundità ec.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 193: Lui ci ha fatti fragili e miseri perchè stiamo bassi e umili, considerando nella nostra debilità.