Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMPANCARE.
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IMPANCARE.
Definiz: Neutr. pass. impancarsi e anche Neutr. Porsi a sedere, Assidersi, a, tavola, e propriamente su panca, ma per estensione anche sopra altra cosa: peraltro in questo senso ogni è voce di raro uso. –
Esempio: Comp. Mantell. 15: Perchè l'opera è lunga, e 'l giorno manca, Facciamo l'ultima nostra riverenzia, Sendo bel tempo, e l'ora che s'impanca.
Esempio: Soldan. Sat. 105: Ivi (alla mensa degli Dei) impancarsi aspira, e a crepapelle Satollarsi d'ambrosia, e ber del vino Che si conserva su nell'alte celle.
Esempio: Bard. P. Avinav. 9, 71: Ciò detto muove, e dietro a lui sen gío, Per un corto e ben comodo viale, L'uno e l'altro cugino, e s'impancaro Agiatamente, e a mangiar cominciaro.
Esempio: Fag. Rim. 7, 143: Musa, so che t'hai inteso, in Corte impancano Quei, che fan quanto sopra io messi in lista; Quei che fanno altrimenti, invan si stancano.
Esempio: E Fag. Comm. 4, 229: Gli sposi innamorati son come quelli affamati che veggon la tavola apparecchiata; par loro mill'anni d'impanrare (qui scherzevolmente in senso figurato).
Definiz: § I. E semplicemente per Porsi a sedere, Assidersi, su panca, o su altro; e anche in tal senso non è oggi comune. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 243: In quel cambio la sera Può ricovrarsi al crocchio Dello spezial vicino, E impancare ancor li Al caldano, che v'è: Crogiolarsi così, E come gli altri dare, ec.
Definiz: § II. E nel medesimo senso trovasi Impancarsi a sedere. –
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 15, 27: Ma la Pace ogni ingresso gli spalanca, Chè di contender seco non ha voglia; Anzi a seder la corte sua s'impanca, Di qua, di là presso la regia soglia.
Definiz: § III. Si usò in modo scherzevole per Porsi a giacere, Sdraiarsi, sopra ima panca, o su altro, e propriamente per dormire. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 115: Chi alloggiava in paglia, e chi nel fieno; Altri s'era impancato, o intavolato; Ed io mi raggiravo a quel sereno.
Esempio: Buonarr. Fier. 2,2,8: Era proprio un danno Guastargli il sonno. L. Egli ha ragione a 'mpancare ancor là: Gli era buon, Galeazzo, oh gli era buono Quel fiasco sezzo.
Definiz: § IV. Impancarsi, usasi comunemente per Entrare, Assidersi, con ardita franchezza, e con un certo sussiego, in mezzo a persone di maggior grado, condizione, valore, e simili, dando sentenza, discorrendo in tuono autorevole, cercando in somma di acquistar grazia o di prendere il sopravvento. E più spesso usasi in senso figurato per Mettersi presuntuosamente in riga, in ischiera, alla pari, a competenza, con coloro che per ingegno, dottrina, grado, e simili, sono da più, Tenersi da quanto loro, Reputarsi eguale ad essi, per propria presunzione. –
Esempio: Fag. Pros. 130: Certi ragazzacci sessagenarj,... tutti lindura e brio, ove belle e giovani donne in conversazione rimirano, in mezzo ad esse con franchezza s'impancano, e giocondi motti e graziosi equivochi profferendo, van facendo ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 27: Dopo i gran genj della sacra vetta, Ch'io pur m'impanchi parrà strana cosa; Ma sprezzerassi l'umil vïoletta, Perchè brilla l'altera tuberosa?
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 90: Vi trovate confuso? ah poveretto, Vi compiango dimolto, siete indietro; E si fa il bravo, e si ardisce impancarsi?
Esempio: Giust. Vers. 48: Un vilissimo facchino Si nobilita la giubba, E dal banco salta fuori A impancarsi co' Signori?
Definiz: § V. Impancarsi a fare checchessia, usasi figuratam. per Mettersi, per presunzione o arroganza, a farlo, non avendovi l'attitudine, o non avendone l'autorità, o il diritto, spesso passando innanzi a coloro, ai quali spetterebbe o si addirebbe il farlo. –
Esempio: Giust. Vers. 273: Quelli s'impancano A farci il maggiordomo; Questi a trattare il Principe Come fosse un altr'uomo.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 69: E se i versi t'impanchi a recitare, Povero te se l'udirai soffiare!