Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CORRELATIVO.
Apri Voce completa

pag.805


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CORRELATIVO.
Definiz: Add. Che ha correlazione, Che è in correlazione. È propriamente Termine delle Scuole: ed è usato anche in forza di Sost. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 111: E son correlativi il rocchio e 'l pane, Sì come l'uva e 'l vin, lo spiede e 'l foro.
Esempio: Car. Arist. Rett. 171: L'altro [loco degli entimemi] è da correlativi: perciò che, se sarà che l'uno abbi fatto bene e giustamente una cosa, sarà medesimamente che l'altro bene e giustamente l'abbi patita; e se sarà stato lecito di comandarla, sarà stato anco lecito di farla.
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 33: Riscuotere a bell'agio e pagar tosto, E dare ad altri per aver a avere; questi due versi vanno insieme, perchè è correlativo riscuotere a bell'agio e pagar tosto con quel dare ad altri.
Esempio: Accolt. Prosp. 10: Sempre la linea della larghezza è necessariamente veduta sotto qualche angolo, al quale sempre anche si dà la sua base di qualunque picciolezza ella si sia, imperciò che l'uno è necessariamente correlativo dell'altro.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 106: Noi diciam relativo a quel che accenna cosa che abbia relazione ad un'altra, come maggiore e minore, che non si profferiscon mai senza venir in cognizion del suo correlativo.
Definiz: § Talvolta prendesi anche per semplicem. Relativo, Che ha relazione. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 609: La prima cosa che si facesse in questa Giunta fu il leggere i memoriali correlativi, così l'uno come l'altro, alle lettere e alle relazioni dedotte in processo.
Esempio: Magal. Lett. scient. 231: Ma intendete bene, perchè quantunque nel suo più stretto rigore, spirituale non voglia dir altro che di spirito; nel sentimento però in cui questa voce s'intende comunemente, vuol dire d'uno spirito buono, devoto e correlativo a cosa o a esercizio di pietà o di religione.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 234: Pisticus, di fede, atto a far fede, credibile, o altro correlativo a fede, come sarebbe fedele, di buona fede, cioè sincero, non falsificato.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 71: Non essendo altro il tempo che una serie d'infiniti presenti, successivamente e incessantemente trapassanti, che senza riguardo alcuno fanno il lor fatto; e 'l prima e 'l poi son nostri nomi e correlativi a noi, come lo stare e il volgersi del sole si dice rispetto alle apparenze, non alla realtà.