Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CORPICELLO.
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CORPICELLO.
Definiz: Diminut. di Corpo. Piccol corpo. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 389: Mentre si tratta d'investigare il luogo delle macchie solari, avrei desiderato che Apelle non le avesse scacciate da un luogo reale, che si trova tra gl'immensi spazj, nei quali si raggirano i piccioli corpicelli della Luna, di Venere e di Mercurio.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 170: Tutto il restante della capacità del sacco maggiore, è piena, pienissima, zeppa d'infiniti corpicelli bianchi, non attaccati a cosa veruna.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 14: Nello spazio d'un mezzo quarto d'ora cominciando a spiegarsi (le ali d'una mosca nascente), si dilatavano alla giusta proporzione di quel corpicello.
Esempio: Cocch. Cons. med. 2, 193: Non vi si scoperse (nell'acqua) nessun corpicello vivente.
Definiz: § I. E per lo stesso che Atomo. –
Esempio: Giambull. P. F. Lez. II, 2, 2: Disse che i principj degli elementi erano certi corpicelli così minimi, che fuggivano la vista e il tatto.
Esempio: Dav. Eron. 25: Come non iscoppia la botte? Rientrano i corpicelli del vino ne' loro cantucci, e rassettansi insieme, e fanno lato, come si dice, alla predica ec.
Esempio: Bellin. Lett. P. 314: Altro non cred'io essere la fiamma che un composto di minutissimi corpicelli di fuoco posti in libertà.
Esempio: Marchett. Lucrez. 70: Ma quel vapor quello splendor sereno, Ch'ei da sè vibra, per lo spazio voto Non passa, ond'è costretto a gir più tardo, Quasi dell'aere allor l'onde percuota, Nè van disgiunti i corpicelli suoi, Ma stretti ed ammassati.
Definiz: § II. E detto del corpo umano, in quanto è o si considera come gracile, infermo, mortale. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 33: Fratel mio, non uccidere questo tuo corpicello per tanta astinenza; togli e mangia.
Esempio: E Cavalc. Pist. Eust. 384: E se alcuna volta tu sentissi lo tuo corpicello sospirare, e desiderare lo fiore e la vanità dell'adolescenza per la rifezione del cibo, che tu hai preso ec.
Esempio: Libr. Op. div. P. N.: E facciali uficio di mortorio al mio corpicello.
Esempio: Belc. F. Rappr. 55: S'empie di tristizia L'anima sensitiva, vedend'io Questo tuo corpicel tenero e nudo.