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1) Dizion. 5° Ed. .
BARBERO
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BARBERO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente Cavallo corridore di Barberia; ma dicesi anche di tutti i cavalli che servono per uso di correre il palio. −
Esempio: Dav. Tac. 1, 403: Ordinaronsi.... che a Cerere nel cerchio più palj di barberi si corressero, e che il mese d'aprile si chiamasse Nerone.
Esempio: Segner. Op. 4, 695: Quante volte si conducono i barberi a passeggiar su 'l corso, perchè, quando verrà il dì di correre al palio, non errino nella via.
Esempio: Not. Malm. 2, 747: Volgarmente in Firenze i cavalli che corrono a' palj della città son chiamati barberi, dall'Affrica che noi chiamiamo Barberia.
Definiz: § I. S'usa anche a modo d'Add. −
Esempio: Vasar. Ragion. 90: Mi par vedere altri presentarli cavalli barberi, e altri leoni.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 323: Ma il discorrere è come il correre, e non come il portare; ed un cavallo barbero solo correrà più che cento frisoni.
Definiz: § II. E figuratam. −
Esempio: Bemb. Asol. 15: Ben m'accorgo io.... che tu in questo campo me chiami, ma io sono assai debole barbero a tal corso.
Definiz: § III. Non essere un barbero, dicesi comunemente parlando di Persona che in qualsivoglia cosa non abbia grande ingegno nè molta capacità.