Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DISLACCIARE.
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DISLACCIARE.
Definiz: Att. Sciogliere ciò che è fermato con laccio o lacci, Scioglierne il laccio o i lacci. Ma è voce d'uso più che altro poetico, dicendosi comunemente Slacciare. ‒
Esempio: Tav. Rit. 93: Tristano dismonta, e tantosto gli dislaccia l'elmo, e mette mano alla spada.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 98: Ne l'elmo il figliuol di Monodante Col braccio manco gli ha dato di piglio, E glie l'ha dislacciato già davante, E tenta col pugnal nuovo consiglio.
Esempio: Bern. Orl. 33, 48: Fermossi sopra 'l fiume in sul sentiero, E dal braccio lo scudo si dislaccia.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 147: Vi fece un buon numero d'Amori, alcuni de' quali dislacciano ad Alessandro la corazza.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 279: Gli fu [la spada] levata dal fianco dal conte Girolamo, e dislacciati gli speroni da quell'altro nipote.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 42: Dislaccia La visiera al garzone, e il polso tasta.
Definiz: § E per Strigare, Sviluppare, Liberare e simili, in senso però figurato; ma oggi avrebbe del giocoso. ‒
Esempio: Bocc. Laber. 117: Quando di questo viluppo sarai fuori dislacciato.
Esempio: Allor. A. Cap. 116: Ma perchè m'avvolgh'io fra tanti impacci Paurosi, essend'uopo che più tosto Dal dubbio che vi strigne vi dislacci?