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1) Dizion. 5° Ed. .
MALAGEVOLEZZA
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MALAGEVOLEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Malagevole. L'esser malagevole, difficile, Difficoltà; ed anche Fatica, Pena, e simili. –
Esempio: S. Bern. Lett. F. 59: Sì come con malagevolezza si tiene il modo in quella cosa che si crede che sia buona, così non è sicuro ogni appetito di bene.
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 24: Chè tutta la malagevolezza non ti pare, se non perocchè la ragione tua t'inganna ed erra, però ch'è tenebrosa; sì hai mal giudicio.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 402: Poichè avrà ricevuto, sanza malagevolezza, il freno, si meni alquanti giorni a mano.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 471: In prima mostra la malagevolezza di questa questione.
Esempio: Collaz. SS. PP.: Con tanta fatica e malagevolezza sostennono questa temperanza.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 134: Questa è la malagevolezza che porta seco l'unità della favola.
Esempio: Tass. Dial. 1, 135: Non recherebbe la colpa a la malagevolezza de l'azione, ma al difetto de la vostra volontà.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 140: Se ne spedivano con malagevolezza.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 482: E descrivendo (S. Agostino) la malagevolezza ch'egli sentiva in volersi spoppare da' sensuali diletti, e il ricorso che però faceva al divino aiuto, racconta ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 337: Questa malagevolezza, che pruovasi in curar l'ira ed in soggettarla, concorre anche potentemente ad addensare e ad accrescere le tenebre nel cuore.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 79: Non ci spaventiamo dalla malagevolezza della virtù; perchè questa difficultà della virtù col tempo e coll'esercizio diviene agevole.
Definiz: § I. In senso concreto e assolutam., dicesi di Qualsivoglia cagione, o condizione, o circostanza, che renda malagevole il fare, il compiere, il conseguire, l'apprendere; Ostacolo, Difficoltà. –
Esempio: Buonarr. Oraz. I, 6, 199: Nè difficultà esterne, nè molestie civili, nè malagevolezze domestiche, nè più improvvise ch'antivedute, gli fecer giammai sconvenevolmente per ira volto cambiare.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 64: In quella guisa che, veggendosi una fabbrica quand'è bell'e terminata, non si considerano le malagevolezze, gl'intoppi e le spese ec.
Definiz: § II. E per Privazione, Disagio, Difficoltà, dipendente da penuria di viveri. –
Esempio: Bemb. Stor. 1, 279: Che è ciò altro, se non volere che voi,... quando uno anno intero in tutte le malagevolezze già fornito avete, non abbiate un altro anno come alleggiar le gravezze della povertà vostra, ec.?
Definiz: § III. Si usò per Dolore fisico o morale. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 34: A' quali conviene patire ancora alcuna pena e malagevolezza nelle loro carni e nelle loro menti, per sodisfare di quello, che male si dilettaro, seguendo la volontà propria e ne' desiderj della carne, e nelle nequizie, e nelle malizie della mente.
Esempio: S. Cater. Lett. 3, 324: Vi prego per amore dello svenato Agnello, che medichiate l'àscaro (l'accoramento) e la malagevolezza che avete per la partenza di Stefano.