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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTRABBASSO.
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CONTRABBASSO.
Definiz: Sost. masc. Il più grande degl'istrumenti musicali ad arco, fornito per lo più di tre corde, col quale si eseguisce la parte più grave ossia più bassa dell'armonia. –
Esempio: Adim. L. Sat. 102: Corron d'intorno i mandorlini a corbe, Van le viole e i contrabbassi a flotta.
Definiz: § I. E per Il suono di esso istrumento. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 13: Il quale [suono] continuato, e grave, e più lontano, che quei di fuori, a guisa di contrabbasso si unisce con essi.
Definiz: § II. Si disse anche per La voce più profonda nella scala musicale, ed altresì per Colui che canta in questa voce. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 10: Dietro a questi [tordi] per contrabbasso erano due pippioni grossi, con sei ortolani che facevano il sovrano.
Esempio: Bellin. Bucch. 156: De' quali [suoni] il crocchio stovigliesco è il basso, Questi e quegli 'l soprano e 'l contrabbasso (in questi es. per similit.).
Definiz: § III. E scherzevolmente, e con doppio senso. –
Esempio: Bern. Orl. 36, 74: L'un fu contralto, e l'altro contrabbasso.
Definiz: § IV. Fare il contrabbasso ad uno, in senso figurato e scherzevolmente, vale Sostenerlo con parole, facendo buono il suo detto. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 2: La sera dopo cena andando a spasso Parlando Adamo ed io di varie cose, Costui faceva a tutti il contrabbasso.