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Dizion. 5° Ed. .
IRRITARE.
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pag.1256
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IRRITARE. Definiz: | Att. Provocare a sdegno, od a risentimento, e riferiscesi anche ad animo, o simile, e a divinità. |
Dal lat. irritare. – Esempio: | Tass. Gerus. 2, 7: E portollo a quel tempio, ove sovente S'irrita il ciel col folle culto e rio. | Esempio: | E Tass. Lett. 2, 27: Ma perchè non è mio proponimento d'irritar gli animi più di quel che siano, tacerò le mie ragioni per non mescolarvi le colpe altrui. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 87: Tullo, aggravando il fatto ed irritandogli, in fine gli persuase a mandare ambasciadori a Roma. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Vit. 3, 7: Ma in processo di tempo i lor cortigiani, irritando l'un l'altro, gli misero in diffidenza. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 362: Pluto non se ne mosse.... per amor della moglie e figliuoli, verso i quali sperava il principe più dolce, niente irritandolo. | Esempio: | Mont. Iliad. 24, 706: Non m'irritar co' tuoi rifiuti, o veglio, Bieco Achille riprese. |
Definiz: | § I. E riferito ad animale. – | Esempio: | Red. Lett. 1, 240: La vipera è dotata di una tal naturalezza pacifica e innocente, che se non venga stuzzicata e irritata, e reiteratamente irritata, non si avventa mai a mordere. |
Definiz: | § II. Figuratam., detto di un agente morale. – | Esempio: | Machiav. Disc. 39: Le calunnie irritano e non gastigano i cittadini. | Esempio: | E Machiav. Leg. Comm. 3, 306: La quale cosa ha irritata tutta la Magna contro ad Italia, e massime contro a' Viniziani. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 153: A questo complimento era atto ciascuno: guardassesi più tosto che l'ostinazione d'alcuno non irritasse il principe nuovo. |
Definiz: | § III. E per Stimolare, Incitare. – | Esempio: | Tass. Gerus. 6, 108: Al giovin Poliferno, a cui fu il padre Su gli occhi suoi già la Clorinda ucciso, Viste le spoglie candide e leggiadre, Fu di veder l'alta guerriera avviso, E contra l'irritò le occulte squadre. | Esempio: | E Tass. Gerus. 7, 55: Non altramente il tauro, ove l'irriti Geloso amor con stimoli pungenti, Orribilmente mugge. |
Definiz: | § IV. Riferito a passione, e specialmente a sdegno, furore, dolore, vale Fare che si desti in altrui; ed altresì Renderlo più vivo, più intenso. – | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 85: Questo pensier la ferità nativa, Che dagli anni sopita e fredda langue, Irritando inasprisce e la ravviva Sì, che assetata è più che mai di sangue. | Esempio: | E Tass. Gerus. 9, 12: Grida il guerrier, levando al ciel la mano: O tu, che furor tanto al cor m'irriti;... ecco io ti seguo ove m'inviti. | Esempio: | E Tass. Gerus. 9, 64: A che lo sdegno Dunque irritar della celeste Corte? | Esempio: | E Tass. Rim. 2, 167: Vorrei lagnarmi appieno, Sfogando il duol ch'io sento, Ma vostro sdegno d'irritar pavento. | Esempio: | Metast. Dramm. 2, 363: Non s'irriti fra' primi Impeti il suo dolor. | Esempio: | Lambr. Elog. 39: Alle passioni la mia parola non ha servito mai; e non le ha mai nè adulate, nè irritate. |
Definiz: | § V. E riferito a sete, vale Renderla più ardente. – | Esempio: | Metast. Dramm. 6, 328: L'onda che resta, A misura fra noi Scarsamente si parte; onde la sete Irrita e non appaga, Nutrisce e non estingue. |
Definiz: | § VI. E per Produrre in una parte del corpo animale tale impressione da provocarvi una eccessiva attività; ed è Term. specialmente della Medicina. – | Esempio: | Red. Cons. 1, 50: Ogni qual volta cresce la di lei quantità (della pituita), irritando la potenza espultrice, cagiona che dalla medesima ell'è tramandata da' vasi maggiori ai minori. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 194: Il sole, ficcando i suoi raggi per lo forame ovale del suo muscolo sfinter (della cicala), vellica necessariamente il diafragma, e questo, irritando la membrana maggiore, le fa fare l'estramissione all'esofago di certa materia acre e mordace, la quale ec. |
Definiz: | § VII. Neutr. pass. irritarsi Sdegnarsi, Andare in collera, Risentirsi. – | Esempio: | Cic. Opusc. 541: Tu ti suoli sì irritare ed adirare, che da tutti si desidera allora quello che manca, cioè la tua umanità. | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 31: Ma più s'irrita il re, quant'ella ed esso È più costante in incolpar se stesso. | Esempio: | Leopard. Pros. 2, 36: Trovandomi sempre o macchiato o capace degli stessi difetti, non mi basta l'animo d'irritarmene. | Esempio: | Guadagn. Poes. 1, 201: Non v'irritate, Non mi saltate agli occhi a dirittura. | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 406: In vece d'irritarsi degli ostacoli,... sentiva una tristezza, quasi uno spavento de' passi già fatti. |
Definiz: | § VIII. E figuratam. – | Esempio: | Lambr. Elog. 9: Affettuosa opera,... con che si forma quello squisito senso interiore che s'irrita, per dir così, d'ogni più lieve sconvenienza di pensiero e di parola. |
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