Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IRRITARE.
Apri Voce completa

pag.1256


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
IRRITARE.
Definiz: Att. Provocare a sdegno, od a risentimento, e riferiscesi anche ad animo, o simile, e a divinità.
Dal lat. irritare. –
Esempio: Tass. Gerus. 2, 7: E portollo a quel tempio, ove sovente S'irrita il ciel col folle culto e rio.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 27: Ma perchè non è mio proponimento d'irritar gli animi più di quel che siano, tacerò le mie ragioni per non mescolarvi le colpe altrui.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 87: Tullo, aggravando il fatto ed irritandogli, in fine gli persuase a mandare ambasciadori a Roma.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 7: Ma in processo di tempo i lor cortigiani, irritando l'un l'altro, gli misero in diffidenza.
Esempio: Dav. Tac. 1, 362: Pluto non se ne mosse.... per amor della moglie e figliuoli, verso i quali sperava il principe più dolce, niente irritandolo.
Esempio: Metast. dramm. 5, 156: Almen gli Dei non irritiam.
Esempio: Mont. Iliad. 24, 706: Non m'irritar co' tuoi rifiuti, o veglio, Bieco Achille riprese.
Definiz: § I. E riferito ad animale. –
Esempio: Red. Lett. 1, 240: La vipera è dotata di una tal naturalezza pacifica e innocente, che se non venga stuzzicata e irritata, e reiteratamente irritata, non si avventa mai a mordere.
Definiz: § II. Figuratam., detto di un agente morale. –
Esempio: Machiav. Disc. 39: Le calunnie irritano e non gastigano i cittadini.
Esempio: E Machiav. Leg. Comm. 3, 306: La quale cosa ha irritata tutta la Magna contro ad Italia, e massime contro a' Viniziani.
Esempio: Dav. Tac. 2, 153: A questo complimento era atto ciascuno: guardassesi più tosto che l'ostinazione d'alcuno non irritasse il principe nuovo.
Definiz: § III. E per Stimolare, Incitare. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 108: Al giovin Poliferno, a cui fu il padre Su gli occhi suoi già la Clorinda ucciso, Viste le spoglie candide e leggiadre, Fu di veder l'alta guerriera avviso, E contra l'irritò le occulte squadre.
Esempio: E Tass. Gerus. 7, 55: Non altramente il tauro, ove l'irriti Geloso amor con stimoli pungenti, Orribilmente mugge.
Definiz: § IV. Riferito a passione, e specialmente a sdegno, furore, dolore, vale Fare che si desti in altrui; ed altresì Renderlo più vivo, più intenso. –
Esempio: Tass. Gerus. 1, 85: Questo pensier la ferità nativa, Che dagli anni sopita e fredda langue, Irritando inasprisce e la ravviva Sì, che assetata è più che mai di sangue.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 12: Grida il guerrier, levando al ciel la mano: O tu, che furor tanto al cor m'irriti;... ecco io ti seguo ove m'inviti.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 64: A che lo sdegno Dunque irritar della celeste Corte?
Esempio: E Tass. Rim. 2, 167: Vorrei lagnarmi appieno, Sfogando il duol ch'io sento, Ma vostro sdegno d'irritar pavento.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 363: Non s'irriti fra' primi Impeti il suo dolor.
Esempio: Lambr. Elog. 39: Alle passioni la mia parola non ha servito mai; e non le ha mai nè adulate, nè irritate.
Definiz: § V. E riferito a sete, vale Renderla più ardente. –
Esempio: Metast. Dramm. 6, 328: L'onda che resta, A misura fra noi Scarsamente si parte; onde la sete Irrita e non appaga, Nutrisce e non estingue.
Esempio: Pindem. Poes. 159: Come stilla d'umor la sete irrita.
Definiz: § VI. E per Produrre in una parte del corpo animale tale impressione da provocarvi una eccessiva attività; ed è Term. specialmente della Medicina. –
Esempio: Red. Cons. 1, 50: Ogni qual volta cresce la di lei quantità (della pituita), irritando la potenza espultrice, cagiona che dalla medesima ell'è tramandata da' vasi maggiori ai minori.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 194: Il sole, ficcando i suoi raggi per lo forame ovale del suo muscolo sfinter (della cicala), vellica necessariamente il diafragma, e questo, irritando la membrana maggiore, le fa fare l'estramissione all'esofago di certa materia acre e mordace, la quale ec.
Definiz: § VII. Neutr. pass. irritarsi Sdegnarsi, Andare in collera, Risentirsi. –
Esempio: Cic. Opusc. 541: Tu ti suoli sì irritare ed adirare, che da tutti si desidera allora quello che manca, cioè la tua umanità.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 31: Ma più s'irrita il re, quant'ella ed esso È più costante in incolpar se stesso.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 36: Trovandomi sempre o macchiato o capace degli stessi difetti, non mi basta l'animo d'irritarmene.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 201: Non v'irritate, Non mi saltate agli occhi a dirittura.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 406: In vece d'irritarsi degli ostacoli,... sentiva una tristezza, quasi uno spavento de' passi già fatti.
Definiz: § VIII. E figuratam. –
Esempio: Lambr. Elog. 9: Affettuosa opera,... con che si forma quello squisito senso interiore che s'irrita, per dir così, d'ogni più lieve sconvenienza di pensiero e di parola.