Lessicografia della Crusca in rete

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MODA
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MODA.
Definiz: Sost. femm. Usanza corrente, e passeggiera, circa ai modi del vestire e dell'acconciarsi, o dell'addobbare, ornare, case, e simili.
Dal franc. mode, spagn. moda. –
Esempio: Red. Lett. 1, 207: Il caffè non lo beverei mai al bicchiere, poichè i galantuomini e civili àn costume di pigliare il caffè non nel bicchiere, ma bensì nella chicchera di porcellana o per lo meno di terra finissima di Savona; e cosi è la moda.
Esempio: Crudel. Pros. 153: Vesta secondo le mode che corrono, e usi ciò che usano gli altri.
Esempio: Galian. Mon. 46: L'imperio della moda è tutto sul bello, niente sull'utile: perchè quando è in moda alcuna cosa più utile e comoda, io non la chiamo moda, ma migliorazione delle arti o degli agj della vita.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 399: Questa divina dea, sovrantendente alle femminili faccende, è moda nominata.
Esempio: Parin. Poes. 84: E docile trastullo Fien della moda le colonne e gli archi, Ove sedeano i secoli canuti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 55: Essendo essi (i Francesi) d'indole volubile, fan nascere spesso le mode ed i tempi, ed i tempi poscia gli governano.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 327: E la manìa dei rococò, o vecchie ciarpe rimesse in moda.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Trinc. Agric. 307: Tenutele (le piante di pero) e guidatele in questa nuova moda, averemo spalliere assai più robuste e più belle, nè meno durevoli, ma più feconde.
Esempio: E Trinc. Agric. appr.: Asserisco che, avendo io tra vagliato più volte in diverse vecchie spalliere, non solo di peri, ma di agrumi ancora, estremamente obbligate con tante legature alle muraglie, le ho affatto disarmate da ogni legame, e ridottele col solo taglio alla divisata moda che ho detto, ho compiutamente ottenuto l'intento.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 77: Voglio veder se il sacro alloro posso Innestar sulla laurea dottorale.... Non farò ben? non darò un altro aspetto Alla Curia, a introdur sì bella moda?
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 161: Questa moda de' gran dizionarj viene in tanta voga, che tra pochi anni è facile che non solamente in ogni scienza, ma in ogni professione, in ogni arte o meccanica o liberale, ve ne sia uno.
Esempio: Salvin. Casaub. 144: Il quale (Orazio), forbito cortigiano non ebbe riguardo all'antica moda del secolo di Lucilio; e giudicò che quella che era forse maniera corrente di quotidiano parlare espressa dal satirico, fosse importuna affettazione e una saccenteria del medesimo.
Esempio: Fag. Comm. 4, 161: Ah linguaccie nefande! Ma lasciamogli dire questi soprassindachi de' fatti d'altri, partigiani della moda, avvocati del secolo corrotto.
Esempio: Parin. Poes. 95: La moda impone Ch'Arbitro o Fiacco a un bello spirto ingombri Spesso le tasche.
Esempio: Lambr. Elog. 31: Quella (la probità) che non lascia alle passioni pigliar maschera onesta, nè si appaga dell'approvazione degli uomini, nè seconda i capricci della moda, nè cede alla furia delle mattezze.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 310: Io non temo d'affermare che l'educazione divenne ai di nostri, non che una scienza, una moda.
Definiz: § III. E per Maniera o Foggia di vestire, introdotta dalla moda. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 159: Come dunque contentarsi d'esser tenuta per una dea e non solo contentarsi, ma con guardi, con gesti, con mode anche superiori allo stato suo. procurare che ec.?
Esempio: E Segner. Incred. 141: Questi anni addietro, essendosi in Vittemberga introdotta una moda nuova, dispiacevole al principe, che fece egli? la diede ad usare al boia: e con tal atto le tolse tosto ogni seguito ed ogni stima.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 366: Per ogni moda che da lei s'addocchi Tanto desio le si risveglia in core. Che null'altro pensier par che la tocchi.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 96: Ciarlate pur, donne garbate, Di trine e nastri, di cappelli e mode, Di smerli, di crestine ricamate.
Definiz: § IV. Alla moda, posto avverbialm., vale Secondo vuole o reca la moda: anche in locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Dat. Oraz. Or. 25: E perciò, esser stato all'Accademia della Crusca, tacciata da molti per troppo austera, non tanto lecito quanto giusto il raggentilirsi, allindarsi, e, per così dire, abbigliarsi alla moda.
Esempio: Segner. Crist, instr. 1, 291: Se la madre, già vedova e già provetta, vuol ragionare con gli uomini e vuol vestire anch'essa alla moda, come potrà mai riprendere efficacemente gli amori e la vanità della sua figliuola?
Esempio: Magal. Lett. scient. 256: Se Quevedo avesse avuto a vestirla (una frutta) in oggi alla moda, non avrebbe mancato di metterla in falpalà, come ho fatto io d'una piccola osservazione.... che potendo benissimo mettersi in poche righe, pure ho trovato la via d'empirne il foglio.
Definiz: § V. E altresì, per estensione, usato a modo di aggiunto. vale Fatto secondo la moda. Quale oggi usa. Conforme al gusto o andazzo odierno; anche figuratam. –
Esempio: Lipp. Malm. 2, 54: Avendo un vestituccio di dobretto, Ed un cappel di brucioli alla moda.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 51: Quelle voci per una autorevol franchezza dal Ronsardo nelle sue poesie inserite, ancorchè non autorizzate dall'uso e dal gusto presente, e, per dire in una parola, non cosi alla moda, non dovevano così alla ricisa condannarsi.
Esempio: Trinc. Agric. 838: Si vedono (le piante) pure tra Firenze e Prato a Travalle, delizioso ampio giardino alla moda,... sebbene non tanto avanzate di grossezza e grandezza,... giovani, belle, agguagliate, robuste e vegnenti, ec.
Definiz: § VI. E per Capriccioso, Bizzarro. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 40: Il mio mal non è male da biacca,... Perch'egli è stravagante ed alla moda, Che non se ne rinvien capo nè coda.
Esempio: Not. Malm. 2, 575: Alla moda.... in questo luogo vuol dire Stravagante, o Nuovo, e non più sentito, o visto, e del tutto insolito. Diciamo Cervello alla moda. per significare Cervello stravagante e fantastico, dal mutar, che si fa tutto giorno, della moda nel vestire.
Definiz: § VII. Di moda, o Di ultima moda, vale Fatto secondo l'usanza corrente. –
Esempio: Nell. Iac. Amant. 2, 12: Dite su, che cos'è? D. Una scuffia di ultima moda, con la sua rifinitura di merletti de' più sopraffini.
Definiz: § VIII. Essere di moda, e anche Essere moda, e Tornare di moda, e simili, vale Usarsi, Praticarsi, checchessia, o Rinnovarsene l'usanza: anche figuratam. –
Esempio: Giust. Vers. 6: È di moda: fino il male La pretende a liberale: Vanità del secolo!
Esempio: E Giust. Vers. 37: In oggi educare. O almeno far vista, È moda: ec.
Esempio: E Giust. Vers. 67: Se poi la coda Tornò di moda.... Alzai patiboli Da buon cristiano.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 119: Era moda una volta l'esser sani; Or è pregio dei servi e dei villani.
Definiz: § IX. Stare sulla moda, sulle mode, o su tutte le mode, vale Seguire con ardore e passione la moda che di mano in mano corre; anche figuratam. –
Esempio: Fag. Comm. 1, 28: Si vede che siete fatto all'antica e non istate sulla moda.