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1) Dizion. 5° Ed. .
ESTERNO.
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ESTERNO.
Definiz: Add. Che è, sta, rimane, o apparisce, di fuori, o dalla parte di fuori.
Dal lat. externus. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 61: Vede, mirando qui, sdruscita tela, Ond'ha varco la voce, onde si scerne, Che là proprio risponde ove son de la Stanza regal le ritirate interne; Sì che i secreti del signor mal cela, Ad uom ch'ascolti dalle parti esterne.
Esempio: Rucell. Or. Operett. var. 83: Richiamansi in sussidio di quella parte cotanto gelosa tutti gli spiriti dell'altre membra corporee,... ed essendone le parti esterne sì derelitte, corrono que' brividi per tutta la vita.
Esempio: Red. Lett. 1, 85: Due altri de' medesimi lombrichetti erano acquattati dentro a' polmoni medesimi, penetrativi per uno di quegli esterni e larghi forami.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 25: Dal fetore che spira da tutte quante le parti interne ed esterne del suo corpo.... è chiamato puzzola.
Esempio: Volt. Op. I, 2, 120: Appicco a quello l'uncino d'una boccetta di Leyden in guisa, che non rimanga già isolata la sua armatura esterna, ma comunichi col suolo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 607: S'erano accostati a non so qual parte esterna del duomo, e stavan lì guardando attentamente.
Definiz: § I. E in particolare aggiunto di aria esterna, vale Che è fuori dei luoghi chiusi, delle abitazioni, e simili; ed usasi per contrapposto a quella che si respira in sì fatti luoghi. –
Esempio: Targ. Alimurg. 130: Io farò capitale di quello solo (termometro) situato nella loggia, comecchè indice più sicuro del calore dell'aria esterna. E 171: Supposto adunque un discreto ricrescimento di freddo nell'aria esterna nelle ore della sera,... proviamoci a vedere ec.
Esempio: Lastr. Agric. 1, 119: Un altro.... aveva provato con buon successo a tenere il grano insaccato, dopo di aver avuta l'avvertenza di far passar le sacca in un ranno forte,... e quindi sollevar le dette sacca già piene su certi legni, su cui esse formino una piramide, e finalmente chiuder le finestre e le porte del granaio, in maniera che l'aria esterna non vi penetri per nessun verso.
Definiz: § II. Dicesi anche di qualità fisiche, morali, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 31: Che non ben pago [l'occhio] di bellezza esterna, Negli occulti secreti anco s'interna.
Esempio: Bald. Vers. 220: Ben s'assimiglia a fiore Che tosto langue e more, Chi per voler l'esterna E caduca beltà, lascia l'eterna.
Definiz: § III. E detto di atti, operazioni, e simili, vale Che si manifesta, apparisce, si compie, fuori del soggetto operante. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg.: Culto divino si dice vulgarmente per venerazione che si fa a Dio con atti interni o esterni.
Esempio: Tass. Mond. cr. 99: E l'origin degli altri [oggetti] esposti a i sensi, Già cominciava allor, che 'l sommo Padre, Che 'l suo Figlio, e 'l suo Spirto, all'opre esterne, E comuni fra lor non lascia addietro, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 59: In chiesa ci viene manifestata la divina volontà, sì per l'interne ispirazioni, per cui il Signore dispone di parlarci al cuore, e sì per l'esterna voce de' suoi ministri.
Esempio: Magal. Lett. At. 108: Come si ha da fare a insinuare agli uomini.... qualche rispetto per la Divinità, altrimenti che per via di segni esterni?
Definiz: § IV. E in particolare detto di culto, vale Che si rende a Dio mediante segni sensibili, come cerimonie, sacrifizj, offerte, preghiere.
Definiz: § V. Esterno, usasi più che altro nel linguaggio filosofico, per Che è fuori di noi; anche figuratam. –
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 56: Di tre sorti beni si trovano, che possano appartenere all'uomo; quei dell'animo, quei del corpo, e quei ch'esterni si chiamano, posti per la maggior parte in mano della fortuna.
Esempio: E Piccolom. Instit. mor. appr.: Li beni esterni poi sono come a dire la nobiltà, le ricchezze, le dignità ec.
Esempio: Parut. Perfez. Vit. polit. 1, 45: Contenendo ella (la patria) in sè sola le facultà, i figliuoli, i parenti, gli amici, e con questi esterni quel nostro vero e sommo bene della virtù.
Esempio: E Perfez. Vit. polit. 1, 47: E pur tali a punto sono questi beni esterni, onori, ricchezze e altri così fatti.
Esempio: Giobert. Bell. 31: Ma che sarebbe questa voce, se non l'intuito mentale di un tipo che riscontrandosi coll'oggetto esterno ti avviserebbe della sua eccellenza?
Definiz: § VI. E dicesi altresì dei sensi, in quanto con essi riceviamo le impressioni delle cose esterne. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 469: Anche per li sensi esterni entra questa morte.
Definiz: § VII. Per estensione, detto di uomo in quanto si considerino le sue qualità fisiche, in contrapposto delle qualità morali. –
Esempio: Tass. Lett. 5, 198: Io poteva dire di non aver prima conosciuta Vostra Paternità reverenda, benchè più volte l'avessi veduta; perchè quella cognizione era imperfetta, e quasi de l'uomo esterno.
Definiz: § VIII. E per Che si fa o si opera di fuori, o dal di fuori, Esteriormente, Che avviene o proviene di fuori. –
Esempio: Red. Lett. 1, 31: A questo moto interno si è sempre aggiunto l'esterno delle membra.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 26: Cadde in animo al Torricelli,... che il sostenersi nel voto l'argento vivo.... potesse avvenire dall'esterna natural pressione dell'aria.
Esempio: E Magal. Sagg. nat. esp. 40: Ogni volta che serrata la bocca C, s'appressava esteriormente all'aria A G H il fuoco, l'argento saliva, e per esterno strofinamento di ghiaccio calava.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 279: Volea mostrare.... che il maestro fa l'educazione, e il mondo la vita; e che l'esterne impressioni operando in mille modi sconosciuti sulle interne qualità de' giovanetti, ec.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Tass. Lett. 2, 286: Colui che è perfetto non si muove ad operare per alcun premio esterno, nè se ne rimane per alcuna pena esteriore, ma opera solamente per onestà.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 469: Qual differenza v'è tra i peccati interni commessi col pensiero, e i peccati esterni commessi per via de' sensi?
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 123: Hanno [le passioni] ordinariamente più forza della ragione, la vincono, la soggettano a' loro appetiti, se a reggerla e guidarla non accorrano degli esterni sussidj.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 191: Io che fido Esplorator ti fui, tenendo ognora Vigili i lumi sui periglj esterni, Farò che illesa la città si serbi.
Definiz: § X. Pur figuratam., detto di cause, cagioni, e simili, vale Estrinseco al soggetto di cui si parla. –
Esempio: Salv. Dial. Amic. 52: Gli amici non s'aman per sè medesimi, ma per cagione esterna.
Definiz: § XI. E per Volto alle cose esterne, Che ha per obietto le cose esteriori; detto di osservazione, attenzione, studio, e simili. –
Esempio: Giobert. Bell. 33: Lascio stare che l'osservazione esterna e gli esperimenti si ricercano eziandio per abilitare l'artista a ben maneggiare e padroneggiare la materia in cui incarna i suoi disegni.
Definiz: § XII. Detto dell'uso di medicamento, rimedio, e simili, vale Che si applica alle parti esterne del corpo. –
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 161: Il prudente medico debba porre in uso in tali indisposizioni i rimedj interni e gli esterni.
Esempio: Cocch. Cons. med. 1, 131: Per insistere sempre più nella cura essenziale si vuol proporre una più pronta insieme e più universale mutazione del corpo congiunta con tutta la possibile sicurtà ed innocenza. Questa è quella che può ottenersi coll'uso esterno ed interno dell'acque termali dolci e temperate, ec.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 82: Che l'acqua del Bagno Regio non sia stata usata internamente per la cura dei mali de' visceri, devesi principalmente attribuire alla poca sicurezza di tal uso;... e trattandosi dell'uso esterno per il medesimo fine, al non godere quest'acqua parimente di quel grado di tepore, ec.
Definiz: § XIII. Esterno è usato dai Canonisti come aggiunto di Foro esterno, e vale In cui si agitano le liti; a distinzione di quello che essi chiamano Foro interno, o della coscienza. –
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 3, 14: In Roma la parola Curia significa la sola parte forense, overo giudiziaria, per il foro esterno delle liti.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 22: Le censure di Roma, per quanto si risolvono in pene temporali, ed i monitorj di scomunica, senza il regio consenso non s'eseguissero, nè pubblicarsi, nè intimarsi, nè attendersi nel foro esterno potessero.
Definiz: § XIV. Esterno, si dice di cosa che avvenga, si faccia, si dia, fuori della casa o della famiglia. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 150: Mance esterne e domestiche, regali di monache e di comari, conti d'artigiani.
Definiz: § XV. Usasi come aggiunto di alunno esterno, scolare esterno, e simili, e vale Che frequenta una scuola unita a un convitto, senz'essere convittore; ed usasi anche in forza di Sost.
Definiz: § XVI. Esterno, vale pure Che è d'un'altra nazione, Che appartiene od ha attinenza con un altro paese; detto tanto di persona, quanto di cosa: più comunemente Forestiero, Straniero. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 237: Questa Maestà si doveva bene guardare da coloro che cercavono la distruzione degli amici suoi,... a che questa Maestà doveva riparare e seguire l'ordine di coloro che hanno per lo addietro volsuto possedere una provincia esterna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 97: Costui, sdegnoso ch'un guerriero esterno Debba portar di quella giostra il pregio, Piglia una lancia, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 25, 14: La forza di Ruggier non era quale Or si ritrovi in cavallier moderno, Nè in orso nè in leon nè in animale Altro più fiero, o nostrale od esterno.
Esempio: Guicc. Stor. 3, 386: Andrea Gritti, uomo.... di nome molto chiaro per tutta Italia, e appresso ai principi esterni.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 388: Quasi merce esterna, Che ci venga da lunge il mar solcando.
Esempio: Giannott. Op. 1, 145: Ambasciatori che riseggono nella città per li principati esterni.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 63: E ti diè l'ire ancor veloci e pronte, Non perchè l'usi ne' civili assalti,... Ma perchè il tuo valore, armato d'esse, Più fero assalga gli avversarj esterni.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 493: Gli stessi principi e re, se bene sono del tutto sprovvisti di soldati esterni e mercenarj, e perciò molto suggetti a gli uomini del paese, tuttavia.... vogliono essere adorati, ec.
Definiz: § XVII. E per similit. –
Esempio: Vallisn. Op. 2, 18: Altro è che venga un animale esterno, altro è che nasca, cresca, si propaghi dentro noi, o con noi, e sia e ereditato da' nostri maggiori.
Definiz: § XVIII. Estensivamente applicasi ancora a cose morali ed intellettuali, e vale Che attiene, o comecchessia si riferisce, a paese, Stato, popolo forestiero. –
Esempio: Capp. Econ. 344: Scarse le nostre esportazioni, nè molto gravi le importazioni; i nostri guadagni dipendon meno da esterne cause, che non quando nei tempi antichi l'industria della Toscana aveva colossale potenza.
Esempio: E Capp. Econ. 366: Le manifatture inaridite per cause esterne ed interne.
Definiz: § XIX. E detto di guerra, o simile, vale Che si fa fuori del paese di cui si parla. –
Esempio: Capp. Longob. 129: Le guerre esterne si terminavano per uno o pochi assalti; le interne durarono in breve spazio più secoli.
Definiz: § XX. Tenebre esterne, trovasi per Inferno;
dalla locuzione biblica Tenebrae exteriores. –
Esempio: Tass. Mond. cr. 102: I giusti avranno Sempre luce immortal,... Avranno incontra Pene in tenebre esterne iniqui spirti.
Definiz: § XXI. Esterno da una cosa, si usò poeticam. per Separato, Diviso da quella. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 82: O che faccia del busto il capo esterno, O che sparga cervella o che triti ossa, ec.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 88: Perchè mi veggo armato, mi conforto Ch'io non sia spirto dal mio corpo esterno.
Definiz: § XXII. E figuratam. Esterno da una persona, per Estraneo a quella. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 71: Chè nè di patria, nè di gente, esterno Son io da te.
Definiz: § XXIII. E in forza di Sost. La parte esterna, La parte che è, o resta, o apparisce, di fuori, Ciò che si vede; anche figuratam. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 307: Non la maltrattava il dolore sol nell'interno della persona, ma nell'esterno.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 28: La voce λόγος.... rappresenta ella (la nostra lingua) colla sola voce discorso, colla quale tanto l'interno che l'esterno s'addita.
Definiz: § XXIV. Pure in forza di Sost., per Colui che è forestiero, straniero; ed in più stretto senso, anche Non appartenente al luogo del quale si discorre. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 16: Questo Clefi fu in modo crudele non solo contro agli esterni, ma ancora contro i suoi Longobardi.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 80: Narrando come oratori di vaglia si fossero trovati anche fuor di Roma,... aggiunge ch'era lor mancato però il sale urbano, per dir cosi, e quel non so che agli esterni non possibile.
Esempio: Segner. Pred. 522: Abbattendo gli emoli, guadagnandosi gli animi degli esterni.
Definiz: § XXV. E per Chi non è della famiglia, o di casa; Estraneo: anche in senso figurato. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 167: Desidero.... che non significhi.... ad alcuno.... questo mio sospetto; e si guardi altrettanto da' domestici quanto da gli esterni.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 297: I laici quando gli vanno a parlare (a Dio), non è poco che gli parlino da lontano ad uso di esterni. Gli ecclesiastici hanno da potersi accostare a lui senza tema, senza tramezzo, com'è proprio de' familiari.
Definiz: § XXVI. In forza di Avverb., detto poeticam. di persona, per Stando di fuori. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 3, 6: Alti sospiri e lacrimosi omei, E voci supplicar la Dio pietate, Esterno udii, e franger petti e fianchi Flagellar, ec.