Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
INTRECCIAMENTO.
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INTRECCIAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'atto e L'effetto dell'intrecciare o dell'intrecciarsi, ne' varj sensi del verbo; detto così di cose, come di persone. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 387: Alla fonte del Laberinto scolpì nel piede del marmo uno intrecciamento di mostri marini, tutti traforati.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 443: Per avere, a modo di forte campione di lotta, rifatta sovente testa ad Annibale, e sciolti gl'inganni suoi, i quali, in guisa d'intrecciamenti e prese da lottatore, non avevan più la stessa forza che solevan prima avere.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 322: I quali, conservando bene stretto l'intrecciamento de' pavesi, entravan sotto, e con l'urto rispignevano le targhe nimiche.
Esempio: Galil. Op. VIII, 149: E rimossi tutti insieme dal perpendicolo e poi lasciatigli andare, si vedrà un intrecciamento vago di essi fili, con incontri varj, ma tali che ad ogni quarta vibrazione del più lungo tutti tre arriveranno al medesimo termine unitamente, e da quello poi si partiranno, reiterando di nuovo l'istesso periodo.
Esempio: Bart. D. Vit. S. Ignaz. 1, 43: E quivi incontrandosi per armeggiare, a modo di duellanti, un per uno, indi a più insieme, poi tutti in una mischia s'azzuffano, con intrecciamenti d'arte e di destrezza inesplicabile.
Esempio: E Bart. D. Ghiacc. 223: Non mi sarei fatto mai ad imaginare, nè a credere fuor che veggendolo, il misterioso lavoro ch'è la polpa d'un albero, gl'intrecciamenti delle fila, e della proprissima tessitura di certi quasi nastri incavalcati e composti ancor essi di fila grosse, cioè di fibre e nervi.
Esempio: Segner. Incred. 49: Dite che a caso potesse il mondo formarsi dagl'intrecciamenti di atomi svolazzanti, e che a caso da questi ancora egli possasi mantenere nella prima forma?
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 143: Che confusione, che rete, che intrecciamento, che tessitura di canali per tutto il corpo dell'uomo, e ciascuna parte di lui!
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 153: Erano alcune cartelle lavorate di bei scherzi e di capricciosi intrecciamenti di scartocci e di festoni.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Varch. Ercol. 365: Quali sono queste cose? V. Cicerone le chiama concinnità, la quale non è altro che un componimento e quasi intrecciamento di parole, ec.
Esempio: Dav. Camb. 435: Universal benefizio, risultante dal molto commerzio e intrecciamento de' trafficanti.
Esempio: Cerch. V. Oraz. I, 6, 167: Oltre a rinnovare il parentado con Mantova, per intrecciamento maggiore di benevolenza, destinò una sua figliuola al principe di Parma.
Esempio: Torric. Lez. 76: Studino pure l'altre professioni di dar gusto all'orecchie con intrecciamenti di voci armoniose, o con accenti di corde regolatamente battute.
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 2, 10: Che bell'intrecciamento di pensieri e di frasi! Bassi, sublimi, nobili e plebei; e tutt'insiem fanno un composto egregio, o piuttosto ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 485: S'introduce specialmente nella lirica una folla di metri e d'intrecciamenti strani, disarmonici, saltellanti, alienissimi dal genio del nostro idioma.
Definiz: § II. Pur figuratam., per Intreccio, parlandosi di azione drammatica o narrativa. –
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 291: La favola è quella, che il fatto ci rappresenta. Chiamo favola lo intrecciamento di quel negozio.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 19: Ecco gl'intrecciamenti episodici e favolosi.
Esempio: Pros. Fior. II, 3, 11: Leggansi le vaghissime commedie dell'Ariosto, del Gelli, del Salviati..., e vedrassi che oltre gl'ingegnosi intrecciamenti e la proprietà de' caratteri, ec.