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GALLOZZA, e assai più comunemente, con forma allungata, GALLOZZOLA.
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GALLOZZA, e assai più comunemente, con forma allungata, GALLOZZOLA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Galla, ossia Escrescenza, in forma di globetto, la quale viene sui rami e sulle foglie di certe piante, e specialmente delle ghiandifere.
Probabilmente è modificazione di galluzza, se pure non è forma alquanto diminutiva di galla, in vece di gallotta. –
Esempio: Tratt. Set. 57: Ancora usono oggi un certo gallone, che sono gallozzole di quercia ricolte pel Casentino.
Esempio: Pulc. L. Morg. 19, 58: E poi ch'egli ebbe assettato l'arrosto, E pien di certe gallozze e di ghiande, Disse a Morgante: e' ci manca ora il mosto.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 72: Producono.... le quercie galle nere, galle bianche, galluzze, gallozzole, tuboletti rossi viscosi, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 552: Guarda quant'è più forte un gran di pepe, Ch'una gallozza di quercia.
Esempio: Red. Esp. Insett. 110: Mentre farete riflessione a quelle tante sorte di galle, di gallozzole,... che son prodotte dalle querce, dalle farnie, da' cerri, ec.
Esempio: E Red. Esp. Insett. appr.: In quelle gallozzole, e particolarmente nelle più grosse, che si chiamano coronate,... si vede evidentissimamente, che ec.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 112: Non vi è pur una sola gallozzola che non abbia il suo baco, ed in ogni sorta di gallozzole vi son sempre le proprie e determinate razze di bachi, di mosche, e di moscherini, le quali mai non variano.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Gallozza e gallozzola, è lo stesso che galla.
Definiz: § I. Per similit., dicesi comunemente a Ciascuno di quei piccoli pezzetti di zucchero, di forma alquanto rotonda, dei quali si fa uso per indolcire le bevande. E altresì dicesi a Gruppetto o Nocciolo di farina assodata e non cotta, che talvolta rimane nella polenta, nella farinata, e simili vivande.
Definiz: § II. Pure per similit., usato a significare Piccolo grumo o bioccolo, che rilevi su checchessia; ma non è comune. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 139: Con l'altra mano tu isbatti sopra la panca gentilmente, acciò che 'l gesso ugualmente abbi cagione di rientrare in ogni luogo, sì come fae la cera nel suggello, e che non faccia nè vesciche nè gallozze.
Definiz: § III. Altresì per similit., dicesi a Quel globetto che fa l'aria, o un gas, passando per qualche liquido, e a Quella specie di bolla che fa l'acqua quando piove o quando bolle, e che chiamasi anche Sonaglio, come pure a Vescichetta formata di un sottile strato liquido e piena di qualche fluido aeriforme. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 309: Sì come le gallozze che nascono nella acqua al tempo della piova.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. M. 2, 79: Noi diciamo nell'acqua pullulare, quelle gallozzole o bollori, li quali noi veggiamo fare all'acqua, o per aere che vi sia sotto racchiusa, e esca fuori, o per acqua che di sotterra vi sorga.
Esempio: Red. Lett. 1, 303: In tutte a quattro [le tartarughe] io trovai, che i loro vasi sanguigni erano pieni pienissimi delle medesime bolle e gallozzole, tramischiate col sangue.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 123: Si veddero uscire per la parte aguzza molte gallozzole d'aria.
Esempio: Vallisn. Op. 3, 407: Gallozza e gallozzola.... Per similitudine dicesi quel globo vuoto, che fa l'aria in passando per altro liquido, o pel sonaglio che fa nell'acqua la pioggia.
Esempio: Pap. Nat. Umid. 107: E che altro mai son quelle sottili e trasparenti membrane, le quali sovente si mirano nella superficie dell'acqua, ripiene d'aria, che volgarmente aquee gallozzole si addimandano?
Esempio: E Pap. Nat. Umid. 129: Ed è pur d'uopo il dire che quel sottil velo ripieno d'aria formante la gallozzola, sia ancor egli composto di molte e molte parti tra loro variamente concatenate, le quali poscia appoco appoco si disuniscano.
Esempio: Targ. Viagg. 1, 240: La porzione bianca precipitò velocemente nel fondo del vaso in forma di nuvoli, fermentando, e sprigionando molte gallozzole d'aria, restando limpidissimo il rimanente dell'acqua.
Definiz: § IV. Figuratam., e in modo dispregiativo, trovasi detto di persona leggiera, di poco fondamento, vana e boriosa, e simili. –
Esempio: Bus. Lett. 95: Ma che novità è questa che messer Giovanni mi venga a vedere? Questa gallozzola, per non dire altrimenti, fate conto che, come potrà squittire, se ne verrà qua subito.
Definiz: § V. Conoscere le gallozzole dalle noci, o da' paternostri, è maniera proverbiale, oggi non comune, che vale Aver criterio da ben distinguere le cose, Aver discernimento, Essere accorto, Sapere il conto suo. –
Esempio: Grazz. Comm. 313: Tu debbi.... credere che io non conosca le gallozzole dai paternostri!
Esempio: Panciat. Scritt. var. 27: Tutti scorgevamo il bigio dal nero; distinguevamo compieta da nona; conoscevamo le ghiande dalle nocciuole, le gallozzole dalle noci, la gragnuola dalla treggea.