1)
Dizion. 2° Ed. .
CARITA
Apri Voce completa
pag.157
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
CARITA.
Definiz: | Propriamente diritta affezion d'animo, onde s'ama Iddio per se, e 'l prossimo per amor di Dio. Lat.
charitas. |
Esempio: | Alb. cap. 6. La caritade, secondo Santo Agostino, è un movimento d'animo a servire
a Dio, per se, e a se, e al prossimo, per Domeneddio. |
Esempio: | Tes. Br. 7. 53. Carità è fine delle virtù, che nasce di fino cuore, e di divina
coscienza, e non di falsità di fede. |
Esempio: | Com. Par. 26. Caritade è fine di comandamento di cuor puro, coscienza buona, e
fede non infinta. |
Esempio: | E Com. Par. altrove. Il timore è medicamento, la caritade è la
sanitade. |
Esempio: | Tratt. gov. fam. Quell'atto non è in carità fondato, non si può dire esser
virtuoso. |
Esempio: | But. chi non ha fervor di carità non può conoscer l'opere d'Iddio, che son tutte
piene di carità. |
Definiz: | ¶ Far carità, far limosina. Lat. alicui benignè facere. |
Esempio: | G. V. 11. 134. 2. Rispuose il gentil'huomo, quasi commosso, dicendo. Come la
carità? che più se ne fa in Firenze in un dì, che in Pisa in un mese? Dissi che era vero, ma per quel membro di carità,
che limosina si chiama. |
Definiz: | ¶ In proverbio, Carità pelosa, quando sotto spezie di carità, verso altrui, si tende al proprio
utile. |
|