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FACCIATA.
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FACCIATA.
Definiz: Sost. femm. Parte anteriore ed esterna, Prospetto principale, di qualsivoglia edifizio, dove per lo più è l'entrata.
Da faccia, poichè in certo modo tal parte fa nelle fabbriche l'ufficio, che fa il viso rispetto alle altre membra dell'uomo. –
Esempio: Uff. Cast. Fort. Fir. 7 t.: In prima debbono fare i detti maestri disfare e rifare la facciata di verso Pontinano, cioè del Palagio del detto castello, la quale è per rovinare.
Esempio: Varch. Stor. 2, 221: Furono fatti dipingere nella facciata della Mercatanzia vicino alla Condotta.
Esempio: Cellin. Vit. 265: Alzato gli occhi, viddi che il chiarore del sole batteva in una pariete di muro, modo che (come) una facciata di casa.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 129: La facciata vuole avere decoro e maestà.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 43: Disse che aveva a smurare detto uscio per poter cavar certe arme della facciata.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 376: Venni ieri a Firenze.... per vedere i disegni della facciata del Duomo.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 17: Che pur stando a mirar fabbriche e mura, E armi alla facciata del palazzo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 110, 1: Finestra rotonda, o ovata, che per lo più si suol porre nelle facciate delle chiese,... o nella più alta parte della facciata delle case.
Esempio: Lam. Ant. tosc. XV: Quel triangolo equicrure che sorge in mezzo alla facciata, a guisa di terziario, soleva farsi alle facciate delle chiese.
Esempio: Targ. Viagg. 12, 31: Nella sommità della facciata si legge scolpita a caratteri cubitali la seguente memoria.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 250: Diede un'occhiata anche alla facciata del Duomo.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 53: S'affrettano [i maestri] di tirare su la facciata, la quale sola si vede, o non gettano i fondamenti, o gli gettano debolissimi e imperfetti.
Definiz: § II. E lo stesso vale Facciata esterna. –
Esempio: Maff. Anfit. 179: Tanta parte si è mantenuta dell'esterna facciata nel Romano [Anfiteatro], e sì poca nel Veronese.
Definiz: § III. Con l'aggiunto Interiore facciata interiore o Interno facciata interna, denota La parete corrispondente alla facciata esterna; ma non si direbbe che di chiesa, o di altro consimile edifizio, che anche nell'interno fosse fregiato di ornamenti architettonici. –
Esempio: Rucell. L. Eseq. 17: Cominciava l'apparato dalla facciata interiore, la quale era coperta tutta da un oscuro paramento.
Definiz: § IV. E genericamente per Parte, Lato, Banda, così esterna, come interna, di edifizio, nella quale propriamente sieno ornamenti architettonici, pitture, e cose simili. –
Esempio: Bern. Orl. 6, 52: Posesi il Conte la loggia a guardare, C'ha tre facciate, e ciascuna dipinta.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 12: Non son l'altre facciate differenti Dall'ordine di questa architettura.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 16: Fetonte la facciata altera vede Che sotto all'equator guarda all'occaso, Non cura l'altre.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 159: È [la camera] divisa in volta ed in pareti, o facciate che le vogliamo chiamare.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 30: Fu questa chiesa (San Lorenzo di Firenze) fabbricata dal gran Cosimo de' Medici, e fuorchè la facciata dinanzi, tutta compiutamente finita.
Esempio: E Condiv. Vit. Buonarr. 34: L'arche son poste avanti alle facciate laterali, sopra i coperchj delle quali giacciono due figurone, maggiori del naturale.
Esempio: Borgh. R. Rip. 234: Dipinse le facciate di sopra dell'altar maggiore, e tutti e quattro gli angoli della volta.
Esempio: Soder. Agric. 167: Le quali [logge] per lo più si sogliono far nella facciata dinanzi ed in quella di dietro della casa, ed anco talora alla campagna staran bene da tutte e quattro le bande.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 21: Nella facciata che riesce nella via de' Ferravecchj e 'n un piccolo sporto che guarda verso Mercato vecchio, sono due armi antichissime di pietra, d'onesta grandezza, di casa Sassetti.
Definiz: § V. Vale pure Ciascuna banda del foglio, Pagina; che pur dicesi Faccia. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 278: Non so se io me ne vidi mai nessuna più solenne di quella vostra stampa d'una facciata, la qual io ho mandata a casa il Ramusio.
Esempio: Instr. Cancell. 6, 234: Si lascino bianche le facciate del medesimo libretto, o dazzaiuolo, di contro.
Esempio: E Instr. Cancell. 7, 396: Si tirin fuora le somme de' suddetti defalchi in un colonnello della facciata, distinto da gli altri numeri.
Esempio: Red. Lett. M. 85: Volti l'altra facciata, e mi onori di farmi il favore, che in essa con ogni maggior premura le chieggio.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 80: Lasciando di rispondere a una facciata intera intera di cerimonie, che mi fai per conto, ec.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 104: Che ti debbo dire, per non aver concluso di dirmi in due facciate di scrittura sopra questo negozio, se poi questo libraio francese sarà da tanto, ec.?
Esempio: Maff. Stor. diplom. 8: Il testamento d'Epitetta Spartana.... otto facciate occupa nel Grutero.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 22: La storia della Compagnia attesta a ogni facciata ch'ella, ec. (qui figuratam.).
Definiz: § VI. E in modo scherzevole, per Faccia umana. –
Esempio: Giust. Vers. 213: Pesca una dote, e ridi del decoro;... Che se piacesse all'Eccellenze loro D'appiccicarti un canchero, un camorro, Purchè ti sia la pillola dorata, Beccala, e non badare alla facciata.