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1) Dizion. 5° Ed. .
ALTERO e ALTIERO
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ALTERO e ALTIERO.
Definiz: Add. Che ha alterezza, Superbo.
Dall'add. alto. −
Esempio: Vill. G. 699: Alla maggior parte de' Genovesi, ch'erano d'animo imperiale, e naturalmente sono altieri e disdegnosi, rincrescea la signoria del re.
Esempio: Petr. Rim. 47: Ahi nuova gente oltre misura altera, Irreverente a tanta ed a tal madre!
Esempio: Bocc. Decam. 3, 122: Se a' miei preghi l'altiero vostro animo non s'inchina, senza alcun fallo [la vita mia] verrà meno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 9: Or gli vedi ire altieri, or rannicchiarsi, Ora coprirsi, ora mostrarsi un poco.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 220: Re degli altri, superbo, altero fiume.
Definiz: § II. Sovente si prende in buona parte, e vale Nobile, Dignitoso. −
Esempio: Dant. Purg. 6: O anima lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda!
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 7: Il cuore dell'uomo è tanto altiero e nobile, che mai a perfetto amore non si può trarre per altro modo che per amore.
Esempio: Petr. Rim. 2, 3: Oimè il bel viso, oimè il soave sguardo, Oimè il leggiadro portamento altero ec.
Esempio: Bocc. Fiamm. 4, 170: Ove le nobili robe, ove son gli altieri portamenti?
Definiz: § III. Per Di alta condizione. −
Esempio: Barber. Regg. Donn. 63: Chè sono alquante, che s'elle son ricche, Quanto che sian di bassa condizione, Si credano esser pari alle più altere.
Definiz: § IV. Detto di volto, atti, parole o simili, vale Che mostra, Che denota alterezza. −
Esempio: Dant. Purg. 12: Or superbite, e via col viso altiero, Figliuoli d'Eva, e non chinate il volto, Sicchè veggiate il vostro mal sentiero.
Esempio: Bocc. Comm. Dant. 1, 79: L'uomo superbo sempre usa parole altiere, spaventevoli e oltraggiose.
Definiz: § V. E detto di città, edifizj, ornamenti e simili, vale Splendido, Maestoso. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 176: Purpurea seta la coprìa [la bara], che d'oro E di gran perle avea compassi altieri.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 33: Fu per lui già fatto [il tempio] Di cedri e d'oro e di bei marmi altero.
Esempio: Fiacch. Son. 2, 119: La cittade altera Forse val più d'un povero abituro.
Definiz: § VI. Trovasi anche usato per Alto, Elevato. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 26: Quando al re mostrò il castello, Ch'or mostro a voi su questo altiero scoglio, Gli disse quel che a voi riferir voglio.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 46: Finse voler la notte occupar (quando La strada avea imparata) un poggio altiero.
Definiz: § VII. E detto della vista, vale figuratam. Forte, Possente. −
Esempio: Petr. Rim. 12: Sono animali al mondo di sì altera Vista, che incontro al sol pur si difende.
Definiz: § VIII. E detto de' suoni e degli strumenti musicali, vale Rimbombante, Altisonante. −
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 91: Al suono altier, da tal tromba spirato, Non può risponder concavo o spelonca.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 71: Non è sì grato a i caldi giorni il tuono,.... Come fu caro alle feroci genti L'altero suon de' bellici istrumenti.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 77: Conosce il popol suo l'altera voce, E 'l grido eccitator della battaglia.
Esempio: Rinucc. O. Dafn. 20: E quei, s'al ciel rimbomba Di Marte altera tromba, all'armi corre.
Definiz: § IX. Andare altero di una cosa o Essere altero di una cosa, vale Giubbilarne, Menarne vanto. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 13: Da lei vien l'animosa leggiadria, Ch'al ciel ti scorge per destro sentiero, Sì ch'i' vo già della speranza altiero.
Esempio: Car. Eneid. 9, 410: Quelle stesse armi Guarnite d'oro, onde va Turno altero,.... Sottrarrò da la sorte.
Esempio: Rinucc. Narcis. 22: Mira.... Come appar ne' sembianti, De' nostri pianti e de' suoi pregj altero.
Definiz: § X. Altero, usato a modo d'Avverbio, vale lo stesso che Alteramente. −
Esempio: Cellin. Vit. 223: Tu parli molto sicuramente, anzi troppo altiero.