Lessicografia della Crusca in rete

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GNOCCO e anche IGNOCCO.
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GNOCCO e anche IGNOCCO.
Definiz: Sost. masc. Nome che si diede a una Sorta di pane gramolato, piccolo, rotondo e un po' bernoccoluto, aggraziato con anaci. È voce comune, con poca varietà di forma, a moltissimi dialetti italiani, in alcuno dei quali vale anche Bernoccolo:
e pare affine di origine a Nocchio, cioè dal lat. nucleus (onde in qualche dialetto gnocch vale anche Nocciolo), rafforzato il suono della n con l'anteposizione del g, come in gnudo per nudo, gnuno per niuno. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 39: Facciamo ancor de' bracciatelli e gnocchi, Paion duri di fuor quando gli tocchi, Non grati all'occhio, anzi pien di bernocchi, Ma dentro poi riescon meglio assai.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 202: Vi mando due coppie di pane, e credo una piccia di gnocchi.
Esempio: Legg. Abbond. 22: Gli osti, albergatori, grecaioli, bettolieri, ed ogn'altra persona che dia bere e mangiare, in Firenze, devino tenere, e dare alle persone che vanno a mangiare nelle loro botteghe pane tondo ducale, gnocchi, pan di ramerino, e stiacciate levate dalla canova dell'Abbondanza, e non d'altra sorte pane.
Esempio: Not. Malm. 1, 10: Gnocco. È una specie di pane gramolato, mescolato con anici: e questa pasta fra le nobili è la più vile.
Definiz: § I. Oggi chiamasi così Ciascuno di quei pezzetti di densa farinata di formentone, piuttosto grossi e rotondeggianti, che poscia conditi con cacio e burro, ovvero con sugo di carne o d'altro, si servono in tavola per minestra: ma genericamente vale pure Pezzetto o Morselletto di pasta comune, di patate disfatte, e simili, di forma alquanto rotonda, che si condisce nel modo stesso, e pel medesimo uso. –
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Gnocco. Spezie di pastume grossolano, di figura rotonda.
Esempio: Not. Malm. 1,10: Gli gnocchi.... si fanno per ordinario di pasta comune; ma volendogli migliori e morbidi, si prende farina di riso e latte. Impastata la massa, si taglia in foggia di tanti bocconi o morselletti: i quali voltolandosi colla mano sul rovescio della grattugia, vengono a pigliare una figura alquanto rotonda e di piccole bolle corredata: e così fatti, si cuocono in acqua o brodo, alla maniera dell'altro pastume.
Esempio: Panant. Civett. 29: Quando la guardianella al chiuso ovile Riduce le agnellette,... e la massara Gli gnocchi o i minufatoli prepara; Io pur felice al caro albergo torno, Dove aspetta me pur mia grata cena.
Definiz: § II. Figuratam., dicesi di Persona grossolana, goffa, oppure sciocca, balorda, scimunita; e usasi anche adiettivamente. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 42: Quivi era un buffoncello, un tale ignocco, Comincia con Rinaldo a motteggiare.
Esempio: E Pulc. Son. 21: O ser ignocco, Ben sai, che dov'è il gufo, o qualche allocco, Vi vola volentier sempre ogni uccello.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 88: Più sempre in questa cosa Vi mostrate uno gnocco e un bighellone.
Esempio: Fag. Rim. 5, 123: Avvertiamo deh costui, Quando fusse un brutto sciocco, Tanto gnocco,... Che non sappia quale stile Usa il sesso femminile, Per lo più d'aver nel cuore Avarizia, e non amore.
Esempio: Panant. Paret. 35: Alle spalle e alla barba degli gnocchi Voi pure ite in campagna a far tripudio, O rabule forensi, o cavalocchi.
Definiz: § III. Prendere lo gnocco o Pigliare lo gnocco, è maniera bassa, che vale Incocciare, Impermalire; lo stesso che Prendere il fungo o il cappello.
Definiz: § IV. Ognuno può fare della sua pasta gnocchi; proverbio che significa: Ad ognuno è permesso di far del suo quel che gli piace. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 3: Non so s'e' se la sanno questi sciocchi, Ch'ognun può far della sua pasca gnocchi.
Esempio: Not. Malm. 1, 10: Il proverbio Ognun può fare della sua pasta gnocchi, significa Ognuno ha il libero arbitrio: ed esprime quello, che i Latini dissero: Unusquisque in re sua moderator et arbiter.