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1) Dizion. 5° Ed. .
LACCHEZZINO.
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LACCHEZZINO.
Definiz: Propriamente è Diminut. di Lacchezzo, ma prendesi per lo stesso che Lacchezzo; anche figuratam.–
Esempio: Car. Comm. 41: Quando morbide, quando frizzanti, or ti riempiono d'una soverchia delettazione, or ti danno certi lacchezzini appititosi che di nuovo t'eccitano.
Esempio: Cecch. Lez. M. Bartolin. 46: E però gli pare quasi quasi da maravigliarsi che il poeta non ci aggiugnesse un lacchezzino, come dire un sassolino in una scarpetta, e' birri di dietro.
Esempio: Magal. Lett. fam. I, 68: L'eloquenza del Priore è da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto da mangiarsi dopo lo stufato delle mie lettere (qui in locuz. figur.).
Definiz: § Dare un lacchezzino, si usò per Fare, Rivolgere, altrui alcun tratto arguto, piccante, e simili. –
Esempio: Pulc. L. Son. 24: E sai tu ben quand'io ti sono un succio, Quand'e' t'ha dato qualche lacchezzino, Dicendo ec.
Esempio: Varch. Ercol. 72: Dicesi ancora con vocabolo cavato da' cozzoni de' cavalli, scozzonare, e con voce più gentile, e usata da' compositori nobili, scaltrire, onde viene scaltro e scaltrito, cioè accorto e sagace, e quando s'è insegnato alcun bel tratto, si dice: questo è un colpo da maestro, o egli ha dato un lacchezzino.