Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MINUZZATO
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MINUZZATO.
Definiz: Partic. pass. di Minuzzare. –
Esempio: Cess. Scacch. volg. 60: Co' denti si tagliò la lingua; e minuzzata, la sputò nel volto del tiranno.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 200: Il cuoco presolo (il cuore), e postavi tutta l'arte e tutta la sollecitudine sua, minuzzatolo e messovi di buone spezie assai, ne fece uno manicaretto troppo buono.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Fatto in pezzi, Spezzato in molte parti minute, Tritato, Sminuzzato. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 474: Poi loro si dia (a' pavoni) porro minuzzato, trito, o ver cacio fresco.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 395: A' suo' pasti non si solletican le gengive colla carne minuzzata a uso di lusignuoli.
Esempio: Cellin. Pros. 42: Di poi presi la detta seta minuzzata, e con un culo di cesellino io calcai la detta seta, ed assai bene la feci unita.
Esempio: Soder. Op. 4, 20: D'inverno si soccorre loro con le frasche trite che sieno passe, e con le vitalbe e teneri sarmenti minuzzati.
Esempio: E Soder. Op. 4, 335: Aggiungasi a questo cibo dei porri di Taranto o d'altrove, minuzzati.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Varch. Boez. 50: Ma le vostre ricchezze non possono, se non minuzzate e divise, trapassare a' più.