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PURGARE
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PURGARE.
Definiz: Tor via la 'mmondizia, e la bruttura, il cattivo, il superfluo, nettáre, pulire. Lat. purgare, mundare.
Esempio: Bocc. Introd. n. 4. Per lo quale fu da molte immondizie, purgata la Città.
Esempio: Cr. 4. 1. 3. La cenere della vite, incontanente la fistola purga.
Esempio: Dan. Par. 28. Perchè si purga, e risolve la roffia, Che pria turbava, sì che 'l Ciel ne ride.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: But. Purgare è tor la colpa, e macchia del peccato.
Esempio: G. V. 11. 19. 2. Sopra quelle cose dell'anime purgate, partite da' corpi.
Esempio: Bocc. n. 53. 5. Perchè non intendendo a purgar questa contaminazione, ma a render colpo per colpo.
Esempio: Dan. Purg. c. 1. Ed ora intendo mostrar quegli spirti, Che purgan se sotto la tua balía.
Esempio: Petr. Son. 45. Che purghe ogni pensier, che 'l cuore affligge.
Definiz: Purgare gl'indizj, si dice, di chi, per pruove, o tormenti, dimostra la propia innocenzia, sopra la querela datagli.
Definiz: ¶ Per moderare, scemare. Lat. imminuere.
Esempio: M. V. 3. 106. E non avendo onde renderlo, purgò il debito, e tornóllo a cinquecentoquattro migliaia di fiorini.