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1) Dizion. 5° Ed. .
GINGILLO.
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Dizion. 5 ° Ed.
GINGILLO.
Definiz: Sost. masc. Voce che usasi genericamente a significare Qualunque piccolo oggetto od arnese, di cui non si sappia o non si voglia dire il nome, Ninnolo.
Probabilmente è alterazione popolare di cinciglio. –
Esempio: Magal. Lett. scient. 166: Ma siansi chiavi, grimaldelli, cordoncini di seta, o altro qualsisia gingillo capace di dar l'andare, e fare scarrucolare queste girelle.
Esempio: E Magal. Lett. scient. 167: Sono un altro impiccio a pretender di decifrarne i misteri per via di ruote, di rocchetti, di tamburi, di piramidi, d'alberi, di potenze, di contrapotenze, di tempi, di guardacorde, di spirali, e di quanti gingilli e arzigogoli sono in un orivolo.
Esempio: Giust. Vers. 179: In vece di bijou, di portaspilli, Di rococò, di bocce e profumiere, E di quei mille inutili gingilli, Di che, sciupando un monte di quattrini, Tu gremisci vetrine e tavolini, ec.
Definiz: § I. E per Artifizio ingannevole. Trappoleria. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 220: Qui ci sarebbe voluto.... un Democrito, un Epicuro, un Metrodoro, o qualche altra testa a botta di queste e d'altre simili trappolerie, che per la prima a buon conto tenesse duro: e poi, che o per via di congetture ritrovasse appresso a poco il gingillo, o non ritrovandolo, si desse bensì per vinto quanto al modo.
Esempio: Fag. Rim. 5, 27: E talun se con bindoli e gingilli Vi sapesse gabbare, avria fortuna, Ma grande bene; e gioverian gli stilli Con esso voi a poco.
Definiz: § II. Un gingillo, e più spesso Un certo gingillo, dicesi familiarmente di un Affare alquanto imbrogliato o intricato; ed anche del Modo poco chiaro, e anche quasi subdolo, che alcuno tenga. –
Esempio: Panant. Civett. 19: Io che osservati avrò certi gingilli, L'ingegno aguzzo e ricorro a' miei stilli (qui per similit.).