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MASCALCIA, con l'accento sull'i
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MASCALCIA, con l'accento sull'i.
Definiz: Sost. femm. L'arte del manescalco, L'arte del ferrare e medicare i cavalli ed altre bestie.
Da maliscalco per manescalco, quasi maliscalcia, voce però non usata. –
Esempio: Libr. Mascalc.: L'arte del ferrare e del medicare i cavalli e le altre bestie, è chiamata mascalcia.
Esempio: E Libr. Mascalc. R. 1 t.: Quanto la bestia è meno nobile che l'omo, cotanto la mascalcia è più vile che la medicina; e cotanti sono li mariscalchi più vili che li medici. E cotanto li dottori de la mascalcia sono meno savj che li dottori, cioè li filosafi de la medicina.
Esempio: Not. Malm. 2, 650: Vi è un antico libro toscano, intitolato Libro di mascalcia, che è dell'arte del manescalco.
Esempio: Red. Lett. 1, 18: Ella ha trovato mentovata (la farina d'alenosa) in un antico suo libro manuscritto toscano di mascalcia.
Definiz: § I. Figuratam., per Operazione di mascalcia. –
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 171: Appresso a questa è la stanza per i famigli; contigua con queste, una stanza per fare mascalcie, acconciare selle ed altri fornimenti necessarj.
Definiz: § II. Si usò per Guidalesco; e figuratam., parlandosi di uomo, per Grave mancamento, Guasto nella persona. –
Esempio: Lipp. Malm. 8, 41: Acciocchè per la via, S'ell'ha ir fuora a vista della gente, Asconda ogni difetto e mascalcia.
Esempio: Not. Malm. 2, 650: Mascalcia. Magagna, Difetto, Mancamento. È lo stesso che Guidalesco; ma questo si dice solo nelle bestie: e Mascalcia, che sarebbe veramente solo delle bestie, l'usiamo anche per gli uomini e talvolta pe' materiali.
Definiz: § III. E per Grave incomodo di salute, Malore. –
Esempio: Red. Lett. 2, 94: Di que' miei accidenti sto meglio, ma vi sono altre mascalcie, non dirò peggiori, ma tali che mi voglion far seppellir presto.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 143: Senza i quali vomiti le interne mascalcie diverrebbono schifose, cancrenerebbonsi e si mortificherebbero.
Esempio: E Mei C. Metod. Cur. trad. 289: Assaissime fiate portansi essi stessi addosso i lor patimenti, e si fabbricano per se stessi le proprie corporee mascalcie e malori.
Definiz: § IV. E per Vizio, Grave difetto morale, ed altresì per Fallo, Colpa. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 170: Oh sì, se e' si sapessino Tutte le mascalcie, e tutti i bruscoli Facessin nodo, oh e' si inghiottirebbono Manco tanti boccon!
Esempio: Leopard. G. Gap. piac. 4: Per farti tornar uno in fantasia, Che occorre dire o la statura o 'l pelo? Basta accennar qualche sua mascalcia.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 11, 88: E tante mascalcie scuoprì, che stucco Restossi, e di saperne più fu stracco.
Esempio: Fag. Comm. 1, 252: Di me non ci son mascalcie, posso andare a faccia scoperta, e mostrarla a tutti. Poverina, ma dabbene.