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1) Dizion. 5° Ed. .
DISCRETEZZA.
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DISCRETEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Discreto. L'esser discreto; Avvedimento, e simili. ‒
Esempio: Red. Cons. 1, 248: Questo si intende sempre con amorevole e prudente discretezza, col crescere e con lo scemare, secondo i fervori della febbre.
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 275: Gli ho bene insinuato l'uso della salsapariglia, presa con cautela e discretezza.
Definiz: § I. E figuratam., detto di animale, ed anche di cosa. ‒
Esempio: Red. Osserv. Vip. 86: Egli (il serpentello) con avvenente discretezza vomita sopra un sasso, e vi lascia in deposito tutto quel che di velenoso in bocca racchiude.
Esempio: Segner. Incred. 62: Il sole, torcendo a passo a passo con discretezza per la sua via, frammette tra gli estremi del sommo freddo e del sommo caldo la primavera.
Definiz: § II. Per Moderazione, Temperanza, e simili. ‒
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 109: Porti L'oste dunque da ber. Le. Nè meno. Li. E dove, Dov'è la discretezza?
Definiz: § III. E per Indulgenza, Benignità, e simili. ‒
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 248: Convien più tosto dispensar talvolta a' rigori con discretezza, che incrudelirli.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. Ded. VII: Gradisca adunque colla generosità del suo cuore l'offerta de' sopraddetti volgarizzamenti coll'aggiunta dell'altre piacevoli coserelle, le quali mi lusingo che alla sua amorevole discretezza non riusciranno disgradevoli.