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Dizion. 4° Ed. .
SBARRA
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SBARRA.
Definiz: | Tramezzo, che si mette per separare, o per impedire il passo; e anche si prende per Qualunque ritegno messo
attraverso, acciocchè una cosa non rovini, o non si richiugga. Lat. septum,
repagulum. Gr. ἔρκος. |
Esempio: | G. V. 7. 68. 1. I nostri Fiorentini aveano già le sbarre vinte, ed alquanti
entrati dentro. |
Esempio: | E G. V. 11. 37. 2. Gran battaglia ebbono alle sbarre della
via. |
Esempio: | Lasc. Streg. 2. 1. Tutte le pene, tutte le catene, e tutte le sbarre del mondo non
mi terrebbono, che io non andassi via oggi. |
Definiz: | §. I. Per metaf. |
Esempio: | Libr. sent. Arr. Lo cuor del savio è sbarra di virtù, altresì come di muro, e di
fortezza. |
Esempio: | Buon. Fier. 4. 3. 2. A tal, che gli occhi miei non ben satolli Bisogno han pur
ancora Di sbarra, che me gli apra. |
Definiz: | §. II. Sbarra, si dice anche quello Strumento, che si pone altrui in bocca ad effetto d'impedirgli la favella.
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Esempio: | Buon. Fier. 1. 5. 9. Uno sgraziato incatenato, e stretto, Co' piè ne' ceppi, e le
manette a' polsi, E le sbarre alla bocca, e in capo un sasso. |
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