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1) Dizion. 5° Ed. .
DILANIARE.
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DILANIARE.
Definiz: Att. Fare in pezzi, Sbranare, con avidità, o con rabbia; riferiscesi al corpo di persona e di animale, ed è voce propria di nobile scrittura.
Dal lat. dilaniare. –
Esempio: Rucell. G. Orest. 182: E veder, dismembrando a pezzo a pezzo Dilaniar con le rabbiose zanne E lacerarli con li acuti ugnoni.
Esempio: Marchett. Lucrez. 181: Di sè stesso Abbia compassïon, perchè sepolto Doppo morte il suo corpo imputridirsi Debba; o da fiamme ardenti esser consunto, O dilaniato da rapaci augelli.
Esempio: Alf. Trag. 2, 191: Ecco mostrarsi Nel sogno l'ombra, e il già squarciato petto Dilanïar con man rabida, e trarne Piene di negro sangue ambe le palme, E gettarmelo in volto.
Definiz: § I. Figuratam., riferito così a persona come a cosa, vale Sparlarne con livore, Straziare con la maldicenza. –
Esempio: Grazz. Pros. 241: Se non basta.... a' linguacciuti, agli sputasenno ed ai cacasentenzie, graffiarle (le novelle), morderle,... e dilaniarle.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 357: La cui mordace e mendace lingua, apparecchiata sempre a lacerare e dilaniare tutti i buoni,... fa che ec.
Esempio: Vai Rim. 28: Più cruda d'un cerbero, Chi prezzar mi dovria, m'odia e dilania.
Definiz: § II. Trovasi riferito ai capelli, per Svellere con violenza, Strappare. –
Esempio: Bocc. Filoc. 187: E se non fosse stato, che le sue delicate mani erano con istretto legame legate, ella s'avrebbe i suoi biondi capelli dilaniati e guasti.
Definiz: § III. Neutr. pass. dilaniarsi Farsi in pezzi, Sbranarsi, Lacerarsi; anche in senso figurato. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 18: Il nimico d'ogni buono uomo,... tutto quasi dilaniandosi, infremendo dicea: vedete ec.
Esempio: Sannazz. Arcad. 43: Le genti litigar non si sentivano; Per che convien che 'l mondo or si dilanie.