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1) Dizion. 5° Ed. .
DIFFIDENTE.
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DIFFIDENTE.
Definiz: Add. Che diffida, Che non è abbastanza sicuro.
Dal lat. diffidens. –
Esempio: Guicc. Stor. 2, 249: Sospettoso [il Pontefice] e diffidente di ciascuno,... non vedeva volentieri crescere in Italia il nome suo (di Cesare).
Esempio: Mart. V. Lett. 10: Ora taccino.... e non tenghino la bassezza de gli altri per grandezza loro; chè questo è argumento d'animo vile, e diffidente di sè medesimo.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 8: A questo io rappresentai il negoziato, a fine di non averlo per diffidente.
Esempio: Alf. Sallust. 132: Giuntovi, egli risolve a stento Giugurta, ondeggiante e per le sue reità diffidente, ad arrendersi davvero al popol romano.
Esempio: Pindem. Poes. 176: Men diffidente ognora Quanto più pura, fuor di sè non vede Che quel che trova in sè.
Definiz: § I. Vale pure, Che per indole non si fida d'altrui: usato per lo più assolutam. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 241: Colui è il diffidente, che, mandato un servo a comprare il companatico, ne manda un altro a ricercare quanto lo ha pagato (qui in forza di Sost.).
Definiz: § II. Si usò anche per Che non ha intera la fiducia di alcuno, Che è avuto in diffidenza; e in questo senso regge il suo termine mediante la particella A. –
Esempio: Car. Lett. Farn. 3, 282: Essendo questo un Cardinale che per nissuna sua qualità debba esser diffidente o sospetto alla Maestà sua.
Esempio: Pitt. I. Istor. fior. 56: Per sospetto ch'ei non volessero con tali pratiche farli diffidenti a re Carlo.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 518: Parvegli convenevole elegger tre de' tre Ordini de' Cardinali, che fossero non diffidenti a' Principi, ed autorevoli per bontà e per senno.