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1) Dizion. 5° Ed. .
BARBARISMO
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BARBARISMO.
Definiz: Sost. masc. Vizio o Errore di linguaggio, nello scrivere o nel parlare, il quale consiste nell'usare voci o modi forestieri o barbari, o nel violare comecchessia l'indole nativa di una lingua.
Dal lat. barbarismus. −
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 4: Io non fuggo il vizio del metacismo, nè la confusione del barbarismo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 28, 46: E' non si cercherà de' barbarismi, Ch'io troverò ben testi che fien chiari.
Esempio: Varch. Lett. 84: Fuggire prima il barbarismo, cioè non usare parola nessuna, la quale non sia propria della lingua latina, e in quel genere e terminazione che si conviene.
Esempio: Salvin. Annot. Murat. 2, 131: Molti paiono solecismi, e son grazie; molti barbarismi, e sono proprietà.
Definiz: § I. Barbarismo dicesi anche Quello che in materia di belle arti è contrario alle sane regole e al buon gusto. −
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 139: La seconda specie, che bassirilievi si chiamano, sono di manco rilievo assai che il mezzo;.... e questi si rendono all'occhio facili e senza errori o barbarismi, perchè non sportano tanto in fuori, che possano dare causa di errori o di biasimo.
Definiz: § II. E per Azione da barbaro, contraria alla civiltà e all'umanità. −
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 6: Stabilir ministri Correggenti in altrui fatti e parole, E politici errori e barbarismi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 521: Barbarismi, cioè azioni barbare e poco civili; barbarismi non di grammatica, ma di morale.