Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
BURLA
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BURLA.
Definiz: Sost. femm. Beffa che si fa ad alcuno, ma solo in ischerzo e per ridere.
Forse dal lat. burrae, che trovasi per inezia, cosa da nulla, mediante una forma intermedia burrola. –
Esempio: Castigl. Corteg. 154: Parmi che la burla non sia altro che un inganno amichevole di cose che non offendano, o almen poco. E siccome nelle facezie il dir contra l'aspettazione, così nelle burle il far contra l'aspettazione, induce riso.
Esempio: E Castigl. Corteg. appr.: Dico solamente che di due sorti burle si trovano:.... l'una è quando s'inganna ingegnosamente, con bel modo e piacevolezza chi si sia; e l'altra quando si tende quasi una rete e mostra un poco d'esca, talchè l'uomo corre ad ingannarsi da sè stesso.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 103: Tutti i giovani nobili fiorentini si passavano il tempo con molte burle.
Definiz: § I. E per Detto scherzevole, Baia e anche Motteggio. –
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 161: Non poteva tenersi che alcuna volta burlando non motteggiasse con burle tali che lo facevano riputare empio.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 64: Ma lasciamo ire le burle; la grammatica, o per me' dire il latino, è una lingua.
Esempio: Ambr. Bern. 1, 4: Che uomo è quello che disseti questo? che la non sia una burla.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Burlo talvolta, E talvolta anche tra la burla e 'l vero... Passo oltre allo steccato Del dovuto rispetto.
Definiz: § II. Da burla, posto avverbialm., vale In ischerzo, Per giuoco, Non davvero. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Subito s'accorse che lo dicevano da burla, e per ischerzare con lui.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 8: Se già tu non pensi che favellando da burla e per ischerzo, e con argomenti favolosi e da dirsi a veglia dalle donne vecchie ec.
Definiz: § III. Cosa da burla, vale Non seria, Non vera, Da burlarsene. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 105: Animolli Cortes con far loro intendere che queste erano le feste militari degli Spagnuoli; e ciò per obbligargli a far l'induzione, quale dovesse essere il da vero se questo era il da burla.
Esempio: Bertin. A. F. Fals. scop. 54: All'incontro la vostra novella stupendissima panacea risana questi mali da burla.
Definiz: § IV. Fuor di burla, posto avverbialm., vale Sul serio, Davvero.
Definiz: § V. Cosa fuor di burla, vale Cosa seria. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 333: Eh! e' si burla. M. Burlo? a che proposito Vuo' tu ch'i' burli, quand'e' mi domandano Di cose fuor di burla i gentiluomini?
Definiz: § VI. In burla, posto avverbialm., vale In ischerzo. –
Esempio: Pazz. Rim. burl. 355: E così vi dirò burlando il vero, Che 'l ver non si può dir se non in burla.
Definiz: § VII. Per burla, posto avverbialmente, vale Per ischerzo, Per beffa. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 14, 218: Danzando anch'egli in giro, or basso, or alto, Per burla il canto loro imita e 'l salto.
Definiz: § VIII. Dar la burla, vale Burlare, Dar la baia. –
Esempio: Red. Lett. 1, 1: Legga questo mio sonetto, e non me ne dia la burla.
Definiz: § IX. Essere in sulla burla, vale Andare scherzando, Andar celiando. –
Esempio: Cellin. Vit. 168: Lui mi disse che io era sempre in sulla burla.
Definiz: § X. Mettere in burla checchessia, Mandare in burla checchessia, Recare in burla checchessia, vale Prendersene giuoco, Scherzarvi sopra. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 340: E ne gli potremmo ancora piacevolmente motteggiare, e recando in burla molte delle loro scipidezze, pigliarne piacere.
Esempio: Pazz. Rim. burl. 355: Giambullari, io non giambo o metto in burla Nè voi nè altri, ma dico da vero.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 31: Ma bensì gli compatiro, veggendo che essi mettono in burla questa accademia.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 9: Aveva però Giorgio Vasari.... procurata fra loro la reconciliazione con mettere la cosa in burla.
Definiz: § XI. Mettersi in burla una cosa, Recarsi in burla una cosa, Pigliarsi in burla una cosa, ed anche assolutamente Mettersela in burla, Pigliarsela in burla, vale Prenderla in ischerzo, Non curarsene. –
Esempio: Pazz. Rim. burl. 355: E bene spesso al Varchi dico il vero, Che non lo crede, e se la piglia in burla.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 175: Parendogli forse [a Cicerone] cosa sconvenevole al nome e alla gravità sua,.... la si recò in burla, dicendo ec.
Esempio: Red. Lett. 1, 447: Quello che V. S. Illustriss. mi scrive di quella lingua nera e di quelle urine accese,.... non mi piace; però non se la metta in burla.
Definiz: § XII. Volere la burla, vale Scherzare, Parlare od Operare per ischerzo. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 233: Costoro credettero da prima ch'ella volesse la burla.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 201: So benissimo volete la burla.
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 3: Mai nò, mai nò, i' vo' la burla, e sono Venuto a favellarti di Ciapino.