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Dizion. 5° Ed. .
INSULTARE.
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pag.954
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INSULTARE. Definiz: | Att. Oltraggiare alcuno con parole, atti, gesti, offensivi, o manifestanti disprezzo o derisione; Offendere, Svillaneggiare; usato anche assolutam. |
Dal lat. insultare. – Esempio: | Stor. Tob. 9: Però che siccome i re insultavano e schernivano Iobo, così i parenti e' cognati di Tobia schernivano la vita sua dicendo: ec. | Esempio: | Buonarr. Fier. 3, 4, 2: Gli scolari Non cessan mai dall'insultar. | Esempio: | Dat. Oraz. Cr. 26: O quanti adesso baldanzosamente c'insulteranno! | Esempio: | Segner. Mann. nov. 14, 1: Esser deriso, insultato, calunniato, insidiato, tracciato a morte, per qual cagione? | Esempio: | Giord. Op. 1, 268: È poi mio costume, se alcuno m'insulta, neppure ascoltarlo. | Esempio: | Niccol. Poes. 2, 6: O dell'Italia invïolato asilo, Sulle tue solitudini sarebbe Insultando disceso un duce ispano, E l'àncora fondate avria le navi Dei templi tuoi fra le ruine! | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 119: Può [l'iniquo che è forte] insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile. |
Definiz: | § I. E per similit. – |
Esempio: | Fiacch. Fav. 2, 116: Superbo rio, perchè, rodendo il piede A quell'ispida rupe, il monte insulti? |
Definiz: | § II. E figuratam. – |
Esempio: | Metast. Dramm. 2, 235: E soffrirai Ch'abbia sposa la figlia Chi della tua consorte Insultò l'onestà? |
Definiz: | § III. E Term. della Milizia. Si usò per Assaltare alla scoperta, e più particolarmente con intendimento di provocazione. – |
Esempio: | Eserciz. milit. 192: Per scaramucciare o sparare contro delle truppe di cavalleria, o d'infanteria, che non possano lasciare il loro posto, si va con un caracollo ad insultarle, e si viene a ripigliare i posti ec. | Esempio: | E Eserciz. milit. 193: Una truppa, ovvero un soldato a cavallo, partendosi dal suo posto va a sparare contro le truppe inimiche per impegnarle o insultarle, e poi.... viene a ripigliare il suo posto. |
Definiz: | § IV. Neutr. Recare oltraggio ad alcuno; costruito, conforme a proprietà latina, con un compimento retto dalla prep. A. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 21, 30: Oh che merito al fin te ne risulta, Se, come a traditore, ognun t'insulta! | Esempio: | Baldin. Art. Int. 58: Mostra la carta del S. Antonio la bizzarria de' concetti di questo artefice, non pure nell'infinito numero de' demonj che insultano al Santo, ma eziandio per le nuove, diverse e terribile forme ch'egli diede a quelle immonde larve d'inferno. | Esempio: | Bentiv. C. Teb. 2, 943: Il ferro immerge a lui nel collo e passa, E insulta a' vinti con acerbi motti. | Esempio: | Leopard. Pros. 2, 119: Mi parve figura di molti che vanno pieni d'orgoglio, insultando agli altri, per ragioni non dissimili da quella che causava l'alterigia in colui, cioè tirare un carro. |
Definiz: | § V. E figuratam. – |
Esempio: | S. Ag. C. D. 2, 283: Se vedessono [molti ignoranti] alcuna guerra durare uno poco più lungamente nelli tempi cristiani, subitamente insulterebbono alla religione cristiana, gridando ec. | Esempio: | Ar. Sat. 1, 199: E non avrò da dolermi ognora Che qui la forza alla ragione insulta. | Esempio: | Filic. Poes. tosc. 87: All'empia insultatrice oste superba Già insulta il piè nemico. | Esempio: | Mont. Iliad. 17, 120: Se queste belle Armi abbandono..., alla mia fuga Gli Achei per certo insuteran. | Esempio: | Leopard. Poes. 56: Tempo forse verrà ch'alle ruine Delle italiche moli Insultino gli armenti, e che l'aratro Sentano i sette colli. | Esempio: | Lambr. Elog. 33: Guardingo ma veritiero, prudente ma probo, non incensò I trionfatori, non insultò ai caduti. |
Definiz: | § VI. Trovasi pure costruito con un compimento retto dalla prep. Contro. – |
Esempio: | Medit. Alb. Cr. 46: Rallegrandosi
ed insultando contra lui e contr'a' suoi gli empj e nemici ec. |
Definiz: | § VII. Detto di combattenti, per Dare addosso. – |
Esempio: | Guicc. Stor. 3, 74: Avresti veduto..., da una medesima parte, in un tempo medesimo, alcuni piegarsi, alcuni farsi innanzi, altri difficilmente resistere, altri impetuosamente insultare agl'inimici, ec. |
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