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1) Dizion. 4° Ed. .
STRISCIA.
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STRISCIA.
Definiz: Si dice a Pezzo di panno, o d'altra cosa, che sia alquanto più lungo, che largo. Lat. fascia. Gr. ἐπίδεσμος.
Esempio: Fir. As. 275. Nè gli bastando questo, e' cominciò a metter mano alle strisce de' campi, e mossogli non so che lite sopra de' confini, gli andava usurpando a poco a poco ciò, che egli aveva.
Esempio: Gal. Sist. 356. Io piglio due strisce di carta, una nera, e l'altra bianca.
Esempio: E Gal. Sist. appresso: La striscia nera di mezzo asconderebbe precisamente la bianca opposta.
Definiz: §. I. Per Riga.
Esempio: Red. Ins. 150. Son però minori, e men fieri, men pelosi, e solamente listati di strisce traversali nerissime.
Definiz: §. II. Per similit. Dante l'usò per Serpe. Lat. coluber, anguis, serpens. Gr. ὄφις.
Esempio: Dant. Purg. 8. Tra l'erba, e i fior venía la mala striscia, Volgendo ad ora ad or la testa, e 'l dosso.
Definiz: §. III. Striscia, per l'Orma, che rimane in terra dallo strisciare. Lat. vestigium, orbita. Gr. ἴχνος.
Esempio: Varch. rim. past. 221. Lunga dietro di se lasciando striscia, Che segnata da lei la polve serba.
Definiz: §. IV. Striscia, in modo basso, per Ispada.
Esempio: Malm. 12. 55. Ma Calagrillo altiero, e pien di stizza Colla sua striscia fa colpi crudeli.