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GASTIGATORE e CASTIGATORE.
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GASTIGATORE e CASTIGATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Gastigare e Castigare. Chi o Che gastiga o castiga.
Lat. castigator. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 585: Quegli che è dolcemente gastigato, ha in reverenzia il suo gastigatore.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 26: Assai sono, li quali essendo stoltissimi, maestri degli altri si fanno, e gastigatori.
Esempio: E Bocc. Filoc. 115: L'eccelso Imperador di Roma, gastigator del mondo, ti terrebbe cara compagna.
Esempio: E Bocc. Filoc. 616: Nelle reali case del gran re Felice, degli spagnuoli regni gastigatore.
Esempio: Fior. Virt. 63: Di leggiero non sarà vizioso chi averà continuamente il gastigatore seco.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 152: Se Matteo n'è il gastigatore (delle schiave), arà faccenda, e non piccola.
Esempio: Alam. L. Gir. 18, 15: Il mio baston gastigator de i matti Ti punirà de gli oltraggiosi fatti.
Esempio: Cellin. Pros. 365: Vedutesi queste abbandonate, proprio come disperate ricorrevano a quel gran bravo Semideo di Ercole, gastigatore dei cattivi mostri della terra.
Esempio: Serdon. Ir. 8: Per correggere chi erra sceleratamente, non fa di mestieri d'un gastigatore irato.
Esempio: Salvin. Disc. 2, 40: Sicchè, tagliando la sorgente dei delitti, venivano i gastigatori dell'ingratitudine a rendere gli uomini del tutto moderati e costumati.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 366: Se poi per effetto della scomunica alcuni dei sudditi di lui rimettessero della divozione e fedeltà loro, ciò non al Pontefice, giusto castigatore, ma al Principe, colpevole prevaricatore, doveva unicamente attribuirsi.