Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FLETTERE.
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FLETTERE.
Definiz: Att. Piegare.
Dal lat. flectere. –
Esempio: Dant. Parad. 26: Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la propia virtù che la sublima.
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 41: E quel, poi che surgendo ebbe i ginocchi Per riverenzia e così il capo flesso, Nel suo onorato seggio si raccolse, Indi ec.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Frezz. Quadrir. 4, 6: Magnanimità è, che ha 'l cor sì grande, Che fortuna nol flette, se minaccia.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 26: Veggo appresso a sua signoria messer Giovanni da Casale,... essere in massima esistimazione, e governare el tutto; el che è di gran momento, e facilemente per possere flettere lo animo dubbio in quale parte volessi.
Definiz: § II. Pur figuratam. riferito a persona, vale Persuadere, Indurre, a far checchessia. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 728: L'Imperadore, ormai disperato di flettere i protestanti al Concilio, avea ec.
Definiz: § III. Neutr. pass. Piegarsi; taciuta talora la particella pronominale. –
Esempio: Rim. Ant. F. Pucciarell. 2, 218: Per sempio mostro l'arboscella bassa Quando la piena incontra le vene, Ch'ella si flette, e così se mantene Per fin che piena dura aspera passa.
Definiz: § IV. Figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. F. Pucciarell. 2, 218: Per consiglio ti do de passa passa, Voltar mantello a quel vento che vene; Chi 'nalzar non se può, multo fa bene Ch'a suo vantaggio flettendo s'abassa.
Esempio: Canig. Ristor. 45: Guarda, lettor, che mai non ti diletti Di lusingare alcuno, e all'altrui False lusinghe fa' che non ti fletti.
Esempio: E Canig. Ristor. 77: Guarda, lettor, come e perchè ti fletti Dal tuo proponimento incominciato.