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1) Dizion. 5° Ed. .
FRECCIATORE.
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Dizion. 5 ° Ed.
FRECCIATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Frecciare. Chi o Che freccia.
Definiz: § Figuratam., o in locuzioni figurate e talvolta di doppio senso, dicesi di Chi freccia alcuno, cioè gli cava di sotto denari o roba. –
Esempio: Soldan. Sat. 193: Far la borsa, Segno de' frecciatori alle saette.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 4, 6: S'alcun me ne chiedeva (de' danari), Io gli metteva in man la borsa aperta.... Uscito appena la mattina fuora, Inerme, imbelle, ignudo, Tutte quante le frecce Giugnean sicure a trapassarmi 'l petto. Io non avrei disdetto, Se 'l frecciator, se l'animoso arciero, M'avesse fatto qualsivoglia torto.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 4, 12, 267: La natura ne insegna a ciascuno di far più conto di coloro, che sono anzi in grado di darne del proprio, che non di quegli che in istato si trovano di chiedere, o di conseguire l'altrui; che perciò, come o frecciatori o truffatori, hannosi in abominio.
Esempio: Fag. Rim. 4, 218: Tirava [Apollo] colla freccia: Difficil cosa in quell'età primiera. In oggi non si trova da far breccia: Del restante c'è più d'un frecciatore, Che tira tanto, che pur s'approveccia.