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1) Dizion. 5° Ed. .
CUNILA ed anche CUNILIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
CUNILA ed anche CUNILIA.
Definiz: Sost. femm. Term. di Botanica. Nome volgare di un genere di piante, la cui specie più nota è la Santoreggia.
Dal lat. cunila o conila o cunelia. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 346: L'origano è caldo, e secco nel terzo grado; e per altro nome è detto cunila: ed ènne di due maniere, cioè salvatico e dimestico.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 330: Se le zucche giovinette siano mangiate da lombrichi o altri nocenti animali, si pongano loro accanto rami d'origano o di cunila.
Esempio: Domen. Plin. 668: Della cunila, oltra la domestica, sono più sorti in medicina. Quella che si chiama bubula, ha seme di puleggio: è utile alle ferite.... Ècci un'altra cunila, chiamata da' nostri gallinacea, da' Greci origano eracleotico.... La terza sorte è chiamata da' Greci maschia, e da' nostri cunilagine; di brutto odore, di radice legnosa e di foglie aspre.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 737: Lo origano eracleotico, il qual chiamano ancora cunila, produce le frondi non dissimili da quelle dell'issopo.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 59: La testugine col mangiare la cunila, che si suol chiamare bubula, e volgarmente saturcia, viene a ingagliardire le forze sue contra i serpenti.