Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LAVACECI.
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LAVACECI.
Definiz: Sost. indecl. di gen. com. Voce bassa, usata per beffare, sotto apparenza di lode, una Persona scimunita, da poco, quasi non buona ad altro che a lavar ceci. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 160: Non meno sofficente lavaceci, che fosse Gianni Lotteringhi.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 172: Questo Vescovo lavaceci, vogliendo ammaestrare nel vizio della gola, riprendea li Fiorentini, dicendo: ec.
Esempio: Pataff. 1: Egli ha cotte le fave il lavaceci.
Esempio: Grazz. Pros. 104: E più averebbero riso, se il fine veramente troppo crudele di Falananna non gli avesse rattemperati un poco, stimandolo nondimeno così valente lavaceci.
Esempio: E Grazz. Rim. V. 511: Ma ritornando a' zoccoli poltroni, Dico che chi gli trovò primamente Dovette un lavaceci esser de' buoni.