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1) Dizion. 5° Ed. .
INFURIARE.
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INFURIARE.
Definiz: Neutr., che talvolta prende la particella pronominale infuriarsi a modo di Neutr. pass. Andare in furia, Essere, o Divenire, furioso o furibondo. –
Esempio: Machiav. Comm. 179: Non andar in casa, acciocchè Clizia non s'infuriasse di nuovo.
Esempio: Nard. Liv. Dec. 34: La plebe infuriava per gli stimoli de' Tribuni per cagione della legge agraria.
Esempio: Car. Eneid. 2, 963: Ciò vaneggiando, Infurïavo; quand'ecco Una luce M'aprio la notte, e mi scoverse avanti L'alma mia genitrice ec.
Esempio: Tass. Gerus. 19, 26: Infurïossi allor Tancredi, e disse: Così abusi, fellon, la pietà mia? Poi ec.
Esempio: Bart. D. Giapp. 5, 9: Il Xongun, incantato dalle contrarie persuasioni de' due suoi zii, infuriava al solo sentir nominare i Cristiani.
Esempio: Baldin. Art. Int. 93: Sentiva ciò il padre con gran disgusto; e bene spesso, trovandolo ad operare, s'infuriava contro di lui.
Esempio: Mont. Poes. App. 108: Mentre ognun più s'infuria, e farsi uccidere Vuol nobilmente..., Un bandito del Papa ecco a dividere Vien nel più bello quella calda scrima.
Esempio: Giord. Op. 2, 283: Tutti come impazzati, senza sapersi di qual vera cagione infuriassero, correndo al Palazzo, gridando le stesse cose, mettevano strepito in ogni banda e confusione.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 312: Indi voltosi a lei che infurïava, E piangeva; e mordevasi per rabbia Le mani, ed i cappelli si stracciava: Ti par, dice, ec.
Definiz: § I. Per similit., detto di animali. –
Esempio: Red. Lett. Opp. Vip. 34: Ogni volta che la vipera mordeva, se le dava grandissima occasione d'incollorirsi a suo dispetto e d'infuriarsi.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 109: Fra gli altri uno vi fu, che troppo accosto A lui percosse un deretano piede. Superbo il mulo infurïossi, e tosto Un calcio rapidissimo gli diede.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Leopard. Poes. 36: Tal fra le Perse torme infurïava L'ira de' greci petti e la virtute.
Esempio: Lambr. Elog. 68: L'Austria ferita, ma non doma, poteva come orsa infuriare, e pigliar forza dalla disperazione.
Definiz: § III. E per Operare, Agitarsi, furiosamente, Imperversare, e simili. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 510: Perchè non paresse, che avesser dato materia d'infuriare al nimico armato,... ordinarono che ec.
Esempio: Mont. Iliad. 11, 249: Altri cadea boccone, altri supino Sotto i colpi del Re che innanzi a tutti Oltre modo coll'asta infurïava.
Esempio: E Mont. Iliad. 11, 766: Ritto in mezzo ai Troiani ed agli Achivi Infurïava, e sostenea di strali Una gran selva sull'immenso scudo.
Definiz: § IV. E figuratam., detto di cose, e più che altro di meteore, e simili. –
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 19: Quando mirò Pentesilea scagliarsi Per le schiere nemiche, in tutto eguale A torbida procella, che fra l'onde S'infuria allor che del celeste capro Movesi in compagnia del Sol la forza.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 197: Il mare infuria,... ma che? all'inghiottir delle merci che gli sian date, lascia subito andare la nave a galla.
Esempio: Red. Ditir. 42: E s'infurian tuttavia Venti e mare in traversìa.
Esempio: Salvin. Podagr. Luc. 25: Non Giove tal di fulmin vibra strale, Nïuna tal di mar tempesta infuria, Nè con tal forza mai bufera girasi.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 3: La pecorella timida e smarrita All'infuriar della tempesta rea, Tra l'orror della selva aspra e romita Senza il dove saper qua e là correa.
Definiz: § V. Altresì figuratam., detto di cose morali. –
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 343: Cessate dunque di meravigliarvi, o teologi, se la miscredenza infuria da tanto tempo.
Definiz: § VI. Costruito con un Infinito retto dalla particella A, trovasi per Darsi con furia, con impeto, a fare ciò che l'Infinito significa. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 1, 19: A me costa la lingua; s'io m'infurio A dir le tue malizie, giù nel mondo, Vedrai forse per te cattivo augurio.
Definiz: § VII. In forza d'Att. Muovere, Eccitare, a furia, Fare infuriare. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 68: L'altra significazione di questo vocabulo [irritare] è infuriare, aizzare e provocare a ira, come dire stuzzicare.
Esempio: Med. L. Beon. 3, 113: Mai non vedesti la maggiore ingiuria, Che promesso m'avean menarmi seco; Ch'è la cagion che or così m'infuria.
Esempio: Grazz. Rim. 137: Uscite dell'inferno A voi 'nfuriar siamo, a voi trarr'entro Al tenebroso centro, O scellerate genti.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 259: Talvolta [il nemico dell'uman genere] infuriava i sacerdoti e li auguri, perchè irritassero e infuriassero lui.
Definiz: § VIII. E per Muovere, Eccitare, l'animo, Infondere in esso il furore poetico, l'entusiasmo, e simili. –
Esempio: Giacomin. Oraz. 41: L'affetto che in alcune anime gagliardamente appare è in tutte, ma è differente per più e per meno, cioè misericordia, timore..., essendo alcuni sottoposti a questi movimenti; e da le canzoni sacre veggiamo costoro, quando abbiano adoperate le canzoni che infuriano l'anima, conseguire medicamento e purgazione.
Esempio: E Giacomin. Oraz. 62: Se per divin furore intendessimo particolare inspirazione de la divinità, la quale immediatamente quasi di sua mano spingesse ed infuriasse l'animo a la poesia, questo crediamo esser finzione vanissima contraria a la cagione, indegna d'animo filosofico del vero amatore.
Definiz: § IX. Trovasi per Cagionare, Recare, con furia, con grandissima fretta. –
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 17: Forse quel che non è pensi che fia, Cagion che la tua morte affretta e infuria; Così dicendo ec.