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1) Dizion. 5° Ed. .
MEMORE.
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Dizion. 5 ° Ed.
MEMORE.
Definiz: Add. Che si rammemora, Che si ricorda, di checchessia.
Dal lat. memor. –
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 83: Senti, e memore serba il mio consiglio.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 8: Inclinazioni di tal sorte arridevano ai principi, memori tuttavia della superiorità dei gesuiti e della potenza di Roma.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 317: Pur dell'ospizio antico Memore, invia nunzio novello, e l'armi Ed il furor sospende.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Fosc. Poes. C. 10: Ingorde si gonfiano Non più memori l'acque Che una dea da lor nacque.
Esempio: E Fosc. Poes. C. 188: Attonite le Muse.... Col memore pensier ivan cercando Se altrove Palla, ec.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 489: Già dello spirto il memore Moto veloce langue.
Esempio: Manz. Poes. 839: Dona i pensier che il memore Ultimo di non muta.