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1) Dizion. 5° Ed. .
LETTURA.
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LETTURA.
Definiz: Sost. femm. L'azione del leggere.
Basso lat. lectura. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Per più fïate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso.
Esempio: Bocc. Amet. Prol. 2: Altri.... le inestimabili imprese di Serse, le ricchezze di Dario, le liberalità d'Alessandro, e di Cesare i prosperi avvenimenti con continua lettura sentendo, ec.
Esempio: Salv. Oraz. 54: Ciò che mai, o per lettura, o per udita, o per vista, gli era in qualunque modo pervenuto a notizia,... aveva del continuo come davanti a gli occhi.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 117: La lettura di queste lettere fece tal opera, che ec.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 15: Giudico che l'ingegno si risvegli con agevoleza in una mente doviziosa di immagini varie,... o dall'osservazione d'innumerabili cose,.... o dalla lettura di più e più sorte di sentenze.
Esempio: E Rucell. Lett. 91: Le posso dar nuove che ormai siamo alla fine della lettura del quarto dialogo, crescendoci l'ansietà del quinto.
Esempio: Red. Lett. 1, 449: Al signor Salvini, avanti la mia partenza, rammentai di nuovo la lettura del suo poema.
Esempio: E Red. Lett. 3, 101: Vi ho speso in una bene attenta e ben continuata lettura tutta quanta la più preziosa moneta che io mi abbia.
Esempio: Lambr. Elog. 25: Tutta questa, come mal'aria che respiriamo, guasta certamente, senza che lo scrittore pur se n'avvegga, la lingua e lo stile, s'egli continuamente non si rifa l'udito e quasi direi la bocca nella lettura degli antichi esemplari.
Definiz: § I. E per Il libro o La scrittura che si legge. –
Esempio: Salvin. Disc. 3, 196: Leggendo uno una lunga lettura, e alla fine del libro scoprendosi la parte non iscritta: Buona nuova, o signori, disse, io veggio terra.
Definiz: § II. E nel plur. diconsi Letture di famiglia, Letture per fanciulli, per giovinetti, ec. Quei libri che sono destinati ad esser letti in famiglia, o nella scuola, dai fanciulli, ec., ed hanno per fine l'istruzione e l'educazione. –
Esempio: Capp. Pens. Educ. 314: Un nuovo genere di composizione è in grande voga da un pezzo in qua, le letture pei fanciulli.
Definiz: § III. E per Il modo di pronunziare certe lettere di una lingua.
Esempio: Esempio del CompilatoreCosì diciamo ad esempio:La lettura del greco è di due sorte, antica e moderna.
Definiz: § IV. Lettura, vale anche Esposizione cattedratica di un testo; e in più largo senso Insegnamento di una data disciplina, fatto in una Università, o in uno Studio pubblico. –
Esempio: Dant. Parad. 29: Ma perchè in terra per le vostre scuole Si legge che l'angelica natura E tal che intende, e si ricorda, e vuole, Ancor dirò, perchè tu veggi pura La verità, che laggiù si confonde, Equivocando in sì fatta lettura.
Esempio: Sacch. Rim. G. 46 t.: Ne' miei [versi] conosco esser stato fallire, Chè grossi e rozzi l' alto stil sereno De la lettura, che mostrate a pieno, Forse aggravavan ne lo suo salire.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 1, 44: Il perchè hanno fatto pensiero questi Officiali dello Studio darli una lettura per a Pisa.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 178: Riuscì poi persona litterata ed ebbe pubbliche letture in Padova ed in Pavia.
Esempio: Galil. Op. VII, 372: Queste (le macchie solari) scopers'egli l'anno 1610, trovandosi ancora alla lettura delle matematiche nello Studio di Padova.
Esempio: Red. Lett. 1, 82: Mi è comparso in camera il nostro signor Tommaso Frosini, venuto alla Corte per render grazie a S. A. R. per la lettura di medicina che ha ottenuta.
Esempio: ERed. Lett. 1, 133: Son venuti a leggere in questo Studio.... due giovani dottissimi, ed ànno ognun di loro fatto un ingresso con una orazione superbissima.... Le loro letture sono d'Instituta civile. Il fratello del nostro dottor Gio. Neri, che ancor esso ha una lettura d'Instituta, si porta bravamente.
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. Ded.: Si conveniva per obbligo alla sua amplissima beneficenza, che avendomi onorato della lettura della lingua toscana nello Studio pubblico di Firenze, si è compiaciuta ec.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 108: Succedette in essa lettura (di Dante) messer Filippo Villani.
Definiz: § V. E per il Corso stesso delle esposizioni fatte in un determinato spazio di tempo. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. 103: Nella lettura settima di Gio. Batista Gelli sopra Dante, interpretandosi quelle terzine che incominciano La gente nuova e i subiti guadagni, si fa memoria come ec.
Definiz: § VI. Letture, si dissero I libri della legge che spiegano e commentano i testi. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 84: Di citatorie piene e di libelli.... Avea le mani e il seno, e gran fastelli Di chiose, di consigli e di letture.
Definiz: § VII. Lettura, vale anche Ciò che sta scritto o stampato in tale o tal altro modo in un testo, in un codice, in una stampa; oggi comunemente Lezione. –
Esempio: Tolom. Lett. 105 t.: Però si farà una opera d'annotazioni de la diversità de' testi, massime ne la varietà notabili e di qualche importanza, con le risoluzioni di qual lettura sia più piaciuta e per quali ragioni.
Esempio: Galil. Op. VII, 223: La qual lettura io tanto reputo esser la vera e legittima, quanto ella puntualmente si assesta a tutto 'l resto del trattato.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 234: Ridussi questa depravatissimamente copiata inscrizione alla sua vera lettura.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 485: Prepone a suo favore, l'altra lettura; βάμμα Σαρδινίακον, tinta di porpora di Sardigna.
Esempio: E Salvin. Annot. Cas. 259: E con questa lettura la costruzione vien piana e liscia.
Definiz: § VIII. Gabinetto di lettura. –
V. Gabinetto, § VII.
Definiz: § IX. Dare una lettura, riferito a libro, componimento, e simili, vale Leggerlo in modo sufficiente a formarne un giudizio; comunemente Dare una letta. –
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 188: Così ha portato l'occasione di certa disputa, come nel principio dell'opera intenderà, se mai averà ozio di dargli una lettura.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 19: Una lettura darò volentieri Alle inscrizion di queste sepolture Dello spedal.