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MERIGGIARE
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MERIGGIARE.
Definiz: Neutr. Posarsi, Riposarsi, all'ombra di luogo aperto in sul mezzogiorno, e specialmente nella calda stagione; detto anche di animali.
Dal lat. meridiare. –
Esempio: Esop. Fav. S. 21: Trovò il porco cinghiale appiè d'un albero che meriggiava e millantavasi in se stesso.
Esempio: E Esop. Fav. S. 37: Meriggiando il lione in una fresca selva, e' dormiva.
Esempio: E Esop. Fav. S. 72: Meriggiando un vecchio al meriggio d'un albero con una rosta in mano,... prendeva tra se medesimo diletto.
Esempio: Med. L. Op. 2, 158: Alla dolce ombra, a quel liquor corrente, Venia per meriggiare.
Esempio: Car. Long. 4: In sul mezzo giorno appunto, quando tutto il branco (delle capre) meriggiando si stava, veggendola dall'altre sbrancare, e per l'orme seguendola, ec.
Esempio: Not. Malm. 2, 507: Dal meriggiare, cioè stare all'ombra nell'ore calde, è detto meriggio.
Esempio: Salvin. Callim. 218: Un gran pioppo v'avea ch'iva alle stelle; Sotto a questo le ninfe meriggiavano.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Pindem. Poes. 24: Di meriggiar tra il folto han pur costume Ora i più vispi volator canori.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 2: Nell'ombra di tale albero sì dee il buon cuore meriggiare.
Definiz: § III. E semplicemente per Passare il mezzogiorno, o le ore più calde, in riposo, o in ozio, in luogo comecchessia riparato dal sole. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 62: Quelli a questi diceano soldati da chiocciole e da meriggiare ne' teatri, e questi a quelli forestieri e vagabondi.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 446: Catullo: ad me venias meridiatum, a meriggiare, a passare il mezzogiorno.
Definiz: § IV. E per Dormire di mezzogiorno; ma in tal senso non è comune. –
Esempio: Burch. Son. 1, 31: Vegliando il verno e meriggiando il luglio.