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1) Dizion. 5° Ed. .
IMAGO e IMMAGO.
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IMAGO e IMMAGO.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Immagine; Figura, Effigie; ed altresì Simulacro: ma è voce del solo linguaggio poetico.
Dal lat. imago. –
Esempio: Dant. Inf. 20: Fecer malíe con erbe e con imago.
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 23: Astolfo, poi ch'ebbe cacciato il Mago, Levò di su la soglia il grave sasso, E vi ritrovò sotto alcuna imago, Ed altre cose che di scriver lasso.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 7: Nel profan loco e sulla sacra imago Sussurrò poi le sue bestemmie il mago.
Esempio: E Tass. Gerus. 24: Qui comincia il tiranno a risdegnarsi; Poi le dimanda: ov'hai l'imago ascosa?
Esempio: Niccol. Poes. 2, 29: E Dio l'udì, la cui sacrata immago.... Seco posò sull'origlier di morte.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Tal mi sembiò l'immago della imprenta Dell'eterno piacere, al cui disio Ciascuna cosa, quale ell'è, diventa.
Esempio: E Dant. Parad. 33: Come si convenne L'imago al cerchio, e come vi s'indova.
Esempio: Dat. L. Sfer. 1, 35: L'anima bella, nobile e perfetta, Imago e somiglianza del Maestro.
Definiz: § II. E per L'immagine del volto. –
Esempio: Tass. Rinald. 9, 75: Si contempla.... Nell'acciar, che l'imago al vivo rende.
Esempio: Pindem. Poes. 9: Meglio, se in riva a un lago Custode più fedel della tua imago, Talor quell'onda blanda, Tuo specchio, ti consiglia, Quando ec.
Esempio: Leopard. Poes. 75: La illibata, la candida imago Turbare egli temea pinta nel seno.
Esempio: E Leopard. Poes. 76: Spira nel pensier mio la bella imago, Da cui, se non celeste, altro diletto Giammai non ebbi.
Definiz: § III. Figuratam. e poeticam., per Forma, Figura, del corpo umano. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 31: Vero dirò (forse e' parrà menzogna), Ch'i' sentii trarmi della propria immago; Ed in un cervo solitario e vago Di selva in selva ratto mi trasformo.
Definiz: § IV. E per Aspetto, Sembianza, Vista. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 21: E vede da gli busti i capi sciolti, E braccia e gambe con crudele imago.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 65: Con orribile imago il suo pensiero Ad or ad or la turba e la sgomenta.
Definiz: § V. E per Spettro, Fantasma di persona nota. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 563: Ma nel fin, di Sicheo la stessa imago Fuor d'un sepolcro uscendo, sanguinosa.... Le apparve in sogno.
Esempio: E Car. Eneid. 4, 532: Non mai sorgon le stelle Che del mio padre una turbata imago Non veggia in sogno.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 49: Spesso l'ombra materna a me s'offria, Pallida imago e dolorosa in atto.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 39: Ier poi su l'alba alla mia mente, oppressa D'alta quïete e simile alla morte, Nel sonno s'offerì l'imago stessa.
Definiz: § VI. E poeticam., per Cosa immaginata, Immaginazione, Concetto. –
Esempio: Leopard. Poes. 138: A quella eccelsa imago Sorge di rado il femminile ingegno.
Definiz: § VII. E altresì per Guida, Maniera. –
Esempio: Mont. Poes. 1, 250: D'ogni parte erompea l'oscena schiera, Ed ulular s'udiva, a quell'immago Che fan sul margo d'una fonte nera I lupi sospettosi ec.
Definiz: § VIII. Giocosa imago, o Ripercossa imago, vale poeticam. Eco. –
Esempio: Menz. Poes. 1, 71: E a me di fronde in fronde Il rosignuol risponde; Risponde in varj modi, E l'onda e l'aer vago, E la giocosa imago.
Esempio: E Menz. Poes. 2, 304: E l'aer vago Alle mie orecchie riportò Selvaggia. Il ver dirò, la ripercossa immago Tornommi al cuor più volte.